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Mai sentito parlare della sexsomnia?

Salute

Sanihelp.it – Masturbarsi o addirittura avere rapporti sessuali reali con un’altra persona, senza poi ricordare nulla al mattino: è quello che può succedere a chi soffre di sexsomnia, o sonnambulismo sessuale. Si tratta di una parasonnia, ovvero un disturbo del sonno in cui si sperimentano comportamenti insoliti mentre si dorme. Nel caso specifico della sexsomnia, chi ne soffre mette in atto durante il sonno comportamenti sessuali, da carezze intime alla masturbazione, da approcci sessuali fino a rapporti completi, anche di tipo violento; il soggetto può avere gli occhi aperti ed emettere suoni, ma in realtà sta dormendo e non è consapevole di quello che fa, tanto che, in genere, non se ne ricorda al risveglio.


Questo si traduce in una difficoltà a riconoscere e diagnosticare il disturbo e quindi stimarne la diffusione, perché chi ne soffre non se ne rende conto a meno che un’altra persona ne noti gli effetti (un eventuale compagno di letto per esempio) e, quando lo scopre, subentrano, generalmente, vergogna e imbarazzo. Eppure, secondo uno studio americano, quasi l’8% delle persone che si sono rivolte a un centro del sonno ha manifestato sintomi  del disturbo, che, oltre ai comportamenti sessuali nel sonno e la mancanza di ricordi al risveglio, possono includere: insensibilità o reattività minima alla conversazione o all’ambiente; incapacità o difficoltà a essere svegliati; presenza di traumi ai genitali, spesso dovuti ad abrasione. Possono inoltre essere presenti in concomitanza altre parasonnie, come il sonnambulismo o la tendenza a parlare nel sonno. Sembra infine che il disturbo sia più frequente negli uomini e che nelle donne si manifestano soprattutto con la masturbazione.

Le cause di questo disturbo non sono del tutto chiare e possono esserci fattori genetici e ambientali; sembra in particolare che la sexsomnia possa essere correlata ad altri disturbi del sonno (come apnee ostruttive, bruxismo, narcolessia, sindrome delle gambe senza riposo) e a fattori scatenanti esterni legati allo stile di vita e all’ambiente, come stress, ansia, abuso di alcol, privazione del sonno.

La sexsomnia può avere un impatto negativo sia su chi ne soffre sia sui familiari e può anche esporre, come si può facilmente intuire, a conseguenze legali, per cui riconoscere e trattare il problema è importante. Il trattamento dipende dalla causa sottostante, quando individuata, e può includere farmaci ma anche strategie di cambiamento nello stile di vita e di miglioramento dell’igiene del sonno.

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