Sanihelp.it – In fatto di infedeltà uomini e donne si comportano in maniera differente: le donne sono più indulgenti e possono perdonare il partner fedifrago. L’uomo, invece, scoperto il tradimento, è decisamente meno propenso a continuare la relazione. Questo, in sintesi, è quanto emerso da uno studio di un gruppo di ricercatori della Pennsylvania State University, recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Psychological Science. Che cosa determinerebbe una tale differenza di comportamento?
I ricercatori americani hanno rivelato che, quando una donna scopre il tradimento del compagno, ciò che teme maggiormente è che egli abbia un coinvolgimento sentimentale e non solo sessuale con l’amante. E questo si spiega con il timore, forse più inconscio che espresso, che lui la abbandoni e si dedichi alla cura di un’altra famiglia. In questo caso, infatti, verrebbe meno quel rapporto che garantisce, alla partner «ufficiale» e alla eventuale prole, una sicurezza per il futuro.
Se il tradimento è stato solo carnale, invece, la donna potrebbe più facilmente chiudere un occhio. Ovviamente il condizionale è d’obbligo, perché chiunque poi reagisce a proprio modo e a seconda delle situazioni.
E l’uomo? Lui, sempre secondo lo studio, tende a non perdonare neppure in caso di infedeltà puramente sessuale. Sembra, infatti, che nell’animo maschile, per lo meno a un livello inconscio, scatti il timore di dover crescere un eventuale figlio non proprio: allevare figli che non tramandano il proprio patrimonio genetico è, a detta degli studiosi, la paura più grande dell’uomo.
E visto che la certezza di essere il padre dei propri figli non c’è quasi mai (salvo prove del DNA), una storia clandestina della partner, tanto più se carnale, aumenterebbe, di fatto, il grado di incertezza. Difficile, quindi, chiudere un occhio e perdonare.