Sanihelp.it – Come sapere se l’uomo che abbiamo adocchiato al bar potrebbe fare al caso nostro o se preferirebbe, invece, uscire a cena con nostro fratello? È opinione comune, che madre natura ci abbia fornito di un radar, per la precisione un gay radar o gaydar, una sorta di sesto senso per scovare a prima vista l’orientamento sessuale altrui.
Spesso ritenuto una leggenda metropolitana o quantomeno motivo di umorismo e barzellette, questo particolare radar è stato invece oggetto di ricerca scientifica. Tra i più recenti studi sull’argomento, uno, condotto, dell’Università di Washington, negli Stati Uniti, sarebbe giunto alla conclusione che non solo il radar esiste eccome, ma è innato e pressoché infallibile.
Lo studio, pubblicato online sulla Pubblic Library of Science, ha coinvolto 129 studenti ai quali sono state mostrate 96 fotografie di uomini e donne, sia gay sia etero, nascondendo la pettinatura che, stando ai ricercatori, sarebbe uno di quei particolari ritenuti facilmente rilevatori dell’orientamento sessuale.
Osservando le immagini anche per poche frazioni di secondo, i volontari erano chiamati a esprimersi sul possibile orientamento sessuale delle persone fotografate. In due casi su tre i volontari sono stati in grado di dire se la donna nella foto era gay o etero, mentre hanno dato una risposta esatta per il 57% degli uomini visti in fotografia.
Secondo i ricercatori, tutti, ogni volta che incontriamo una persona, mettiamo in funzione questa sorta di radar, anche solo a livello inconscio, per capire se è del nostro stesso orientamento sessuale o meno. Si tratterebbe, quindi, di un senso innato. Non senza eccezioni, però: secondo gli studiosi, infatti, alcuni individui ne sarebbero sprovvisti. Per esempio, gli anziani o comunque le persone cresciute in contesti culturali dove l’omosessualità viene nascosta.
E voi cosa ne pensate?