Sanihelp.it – Calcoli ureterali? Per facilitarne l’espulsione spontanea può essere utile, oltre che bere molto, avere rapporti sessuali almeno tre volte a settimana. Fare movimento è sempre stato un consiglio medico in questi casi, ma a favore del ruolo positivo del sesso c’è anche un recente studio condotto dal Dipartimento di Urologia del Training and Research Hospital di Ankara e pubblicato sulla rivista scientifica Urology.
I ricercatori turchi hanno coinvolto 75 uomini, maggiorenni, con colica renale o diagnosi di calcolo ureterale, suddivisi a caso in tre gruppi. Al primo gruppo è stata data come unica indicazione quella di avere almeno tre rapporti sessuali a settimana, al secondo è stato somministrato un farmaco alfa-litico, al terzo solo una terapia contro i sintomi. Dopo due settimane gli autori hanno osservato che nel primo gruppo la percentuale di espulsioni spontanee dei calcoli era quasi doppia rispetto ai membri del secondo gruppo 2 (84% contro 47%), mentre il terzo mostrava la percentuale più bassa (34%). A distanza di quattro settimane il 93,5% dei pazienti del gruppo 1, l'81% del gruppo 2 e il 78% del 3 avevano espulso spontaneamente i calcoli.
Gli studiosi turchi ritengono che la ragione di questo effetto sia da ricercare nella liberazione di ossido nitrico, tipica dell’erezione maschile. Un’opinione non condivisa dagli esperti italiani: «Il movimento meccanico del rapporto sessuale e l'azione miorilassante delle endorfine rilasciate durante l'orgasmo potrebbero essere alla base di una più semplice e rapida espulsione dei piccoli calcoli posizionati nel tratto finale dell'uretere» ipotizza Giorgio Franco, presidente della Società italiana di Andrologia.
«A beneficiarne sarebbero perciò potenzialmente anche le donne» aggiunge Alessandro Palmieri, presidente eletto della Sia e professore di Urologia presso la Clinica urologica dell'università di Napoli Federico II. «Qualora invece studi più approfonditi e su una popolazione più ampia confermassero il ruolo dell’ossido nitrico, si aprirebbe la possibilità di valutare una nuova indicazione per le pillole dell'amore a base di inibitori delle fosfodiesterasi di tipo 5, i farmaci contro la disfunzione erettile che ne stimolano l'azione».