Sanihelp.it – Stando agli ultimi dati rilasciati dal Centro Osservatorio AIDS dell’Istituto Superiore di Sanità, sono in aumento i casi di contagio da HIV nei giovani tra i 25 e i 29 anni. «É indispensabile non abbassare la guardia e mantenere sempre alta la soglia di attenzione, su un tema che sembra essere dimenticato ma che continua silenziosamente a colpire» spiega Bruno Marchini, Presidente Anlaids Onlus. «La malattia non è sconfitta e se si contrae il virus si è costretti ad assumere farmaci per sempre. È fondamentale, oggi più che mai, parlare con i giovani, entrare nelle scuole, raccontare quali sono i comportamenti a rischio di contagio perché scegliere di non usare il preservativo non ci espone solo all’HIV, ma a tutte le malattie sessualmente trasmissibili».
Per mantenere alta l’attenzione sull’Infezione e sulla malattia, è online da pochi giorni sul sito www.karatedick.it e sui canali social Facebook e Youtube di Anlaids, l’Associazione nata in Italia nel 1985 con l’obiettivo di fermare la diffusione dell’infezione da Hiv, la nuova campagna Karate Dick rivolta proprio ad un pubblico giovane che, per tutelare consapevolmente la propria salute, ha bisogno di essere costantemente formato e informato.
Per entrare in dialogo con i giovani, Anlaids sceglie di utilizzare per la prima volta un tono appositamente provocatorio, ironico e divertente, ma sempre facilmente comprensibile, facendo una sorta di parodia della serie cinematografica anni 80 Karate Kid, in cui un giovane viene iniziato al karate (e alla vita) da un maestro di tale disciplina. La campagna Anlaids racconta così, attraverso un video interattivo, la storia di Karate Dick, personaggio di fantasia, che, grazie alla presenza e agli insegnamenti del suo saggio maestro, inizia un allenamento per affrontare il nemico più pericoloso per una sessualità serena: l’Aids.
Attraverso i rudimenti e i consigli del vecchio saggio, Karate Dick impara, passo dopo passo, a conoscere e a prevenire l’avversario: nulla è impossibile se esiste il sapere. Lo spettatore si trova così ad accompagnare il protagonista lunga la sua storia di crescita e di presa di coscienza e a rispondere ai quesiti più comuni sulla trasmissione, sfatando definitivamente i falsi miti relativi al contagio: l’Hiv non si trasmette né con un bacio, né bevendo dallo stesso bicchiere.
La conclusione è la consapevolezza che esiste una strada per fare ciò che si vuole in modo sicuro: non c’è contagio se usa il profilattico; usare il preservativo è il solo modo per proteggere sé stesso e gli altri da tutte le malattie sessualmente trasmissibili.