Sanihelp.it – Il testosterone è l’ormone maschile per eccellenza, presente nell’organismo dell’uomo a livelli 20 volte superiori alle donne. A partire dallo stato embrionale, è responsabile dello sviluppo dell’apparato genitale maschile; durante la pubertà aumenta, provocando la crescita del pene e dei testicoli, i primi peli, il cambio nel tono della voce, il tono muscolare, la forza e la massa corporea.
È l’ormone della virilità, fondamentale per la sessualità perché regola desiderio ed erezione, ma prezioso in generale per la salute: «Non tutti sanno che il testosterone aumenta la densità ossea, aiuta il fegato a produrre enzimi e sintetizzare le proteine, migliora il metabolismo dei grassi, incrementa il livello di colesterolo buono ed abbassa i livelli di quello cattivo. Contribuisce alla produzione di globuli rossi e interviene nei processi cognitivi, in particolar modo su memoria e concentrazione» spiega il dottor Ferran García, Direttore dell’Unità di Andrologia del centro internazionale di riproduzione assistita Institut Marquès.
A partire dai 30 anni il testosterone cala dell’1% ogni anno, ma fattori come obesità, diabete, ipertensione e altre patologie possono accelerarne la diminuzione. Quando si verifica un calo dei livelli di testosterone il corpo invia delle chiare avvisaglie, riassumibili, secondo il dottor Garcia, in cinque segnali cui prestare molta attenzione e che dovrebbero spingere a consultare un andrologo:
-pulsioni sessuali ridotte e disfunzione erettile;
-stanchezza cronica, apatia, disturbi del sonno e variazioni dell’umore;
-massa muscolare e densità ossee ridotte;
-aumento del grasso corporeo, perdita di peli e capelli;
–anemia.
Per prevenire, invece, occorre puntare su uno stile di vita sano (dieta mediterranea ed attività fisica). L’esercizio fisico, però, va fatto con moderazione perché, altrimenti, una attività fisica intensa e protratta può avere l’effetto inverso. Attenzione invece agli integratori assunti in modalità fai da te: questi prodotti dovrebbero essere somministrati solo nel caso di livelli di testosterone libero nel sangue al di sotto della norma, previa analisi di controllo e solo qualora si riscontrino sintomi o patologie legate all’abbassamento del livello di testosterone.«Prima di ricorrere ad integratori, controindicati a tutti i soggetti a rischio cardiovascolare, è da valutare un cambio nello stile di vita, un controllo di fattori come l'obesità o la pressione alta» conclude Ferran García.