Sanihelp.it – Il periodo di emergenza sanitaria ha cambiato le nostre abitudini, anche quelle legate alla salute e ai controlli medici in generale, riducendo l’attenzione sul tema della contraccezione. Ma, considerato anche che quest’anno si celebrano i sessant’anni della pillola anticoncezionale, è importante rinnovare una corretta informazione sul sesso sicuro e consapevole.
E in epoca di distanziamento sociale, l’informazione passa attraverso i social network, con Ragazze, che storia, una nuova campagna di Bayer My Contraception che, affiancata dalla Società Italiana di Contraccezione (SIC), attraverso la pagina Facebook di My Contraception Italia, propone da questo mese speciali contributi video con l’obiettivo di promuovere il benessere delle donne attraverso la conoscenza e la consapevolezza in ambito contraccettivo. La storia della contraccezione ormonale parte sessant’anni fa e percorre decenni di conquiste tutte al femminile, intrecciandosi con le storie di tante donne, che hanno tratto sicurezza, forza, autonomia e libertà anche grazie a questa scoperta.
Un cammino lungo, con un compagno sempre presente: il ginecologo. Anche e soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria. «Il rapporto con il proprio ginecologo è stato importante e imprescindibile nel momento in cui siamo stati costretti a casa e le paure sembravano essere amplificate» conferma la dottoressa Manuela Farris, specialista in Ginecologia e Ostetricia e consigliere della SIC. «Fortunatamente i social network, ma soprattutto le applicazioni di instant messaging, si sono rivelate valide alternative per restare in contatto con le pazienti e trasferire loro tranquillità, permettendoci di rispondere ai loro dubbi e questioni anche in questa fase di ripresa». Il lockdown, del resto, non è stato uguale per tutte le coppie: «Se è vero che da un lato il distanziamento ha allontanato fisicamente molte relazioni, dall’altro il restare a casa può aver favorito una maggiore intimità di coppia, che richiede corrette indicazioni contraccettive, per chi vive sotto lo stesso tetto» continua l’esperta.
«La contraccezione ormonale è quella che in termini di sicurezza offre le maggiori garanzie» dichiara la dottoressa Franca Fruzzetti, Responsabile dell’ambulatorio di endocrinologia ginecologica dell’ospedale universitario Santa Chiara di Pisa e Presidente SIC. «Le metodiche contraccettive comprendono un’ampia gamma di soluzioni molto diverse tra di loro, in termini di composizione dei costituenti (estrogeni naturali e di sintesi; progestinici con caratteristiche diverse) e vie di somministrazione (orale, transdermica, vaginale, sottocute, intrauterina). La peculiarità di ognuno di questi consente alla donna di scegliere la soluzione per sè ideale e che meglio si sposi con le sue esigenze». Sempre affidandosi al ginecologo.