Sanihelp.it – Paola Vinciguerra, psicologa, psicoterapeuta e Presidente dell'Eurodap, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico, commenta i risultati di un test on line proposto dalla stessa Associazione al quale hanno risposto 600 persone: «Il 70% dei partecipanti al test ha dichiarato di vivere in costante allarme e vede il mondo come un posto insidioso. Teme inoltre di perdere all'improvviso tutto ciò che possiede e ha paura che un qualcosa di terribile sconvolga la sua realtà. Questa sensazione di precarietà e di minaccia che ci avvolge insistentemente e lentamente è data anche dalle notizie di omicidi, di terrorismo, di crisi economica e di Governo che ci vengono proposte ogni giorno dai media. Ogni telegiornale e ogni trasmissione ci parla comunicandoci che siamo in pericolo. La risposta istintiva è sicuramente di contrazione, diventiamo guardinghi, tesi, malfidati, cerchiamo di tenere tutto sotto controllo.
Tutto ciò provoca dei danni al nostro fisico e alla nostra psiche: insonnia, cefalee, gastriti problemi pressori, ansia sensazione di pericolo. Non si deve considerare questo tipo di risposte come normali e quindi passeggere. Bisogna, invece, intervenire per gestire lo stress e per evitare poi di ammalarci. Proprio nei momenti di crisi abbiamo bisogno che la nostra salute e il nostro stato psicologico siano il più possibile stabili».
Ecco qualche consiglio per affrontare la situazione: «Facciamo attenzione al nostro modo di pensare. Quando ci sentiamo minacciati il nostro pensiero è stimolato a organizzarsi sull'evento allarmante tentandone il controllo passando in rassegna tutte le eventualità, ma quelle che ci verranno in mente saranno solo quelle negative e nella realtà il nostro tentativo di tranquillizzarci si tradurrà in un aumento dell'allarme stesso. Impariamo quindi a produrre ipotesi positive. Se ci concentriamo le potremmo trovare e tutto potrebbe apparire meno minaccioso.
Insonnia: dormire è la cosa più importante per recuperare energie, ma in momenti di tensione si dorme poco e male. Dedichiamoci qualche minuto andando a letto per rilassarci, mettiamoci supini, concentriamo l'attenzione sul nostro respiro lungo e lento, pensiamo a qualche evento positivo accaduto nella nostra vita, lasciamoci andare dentro la serenità e dolcezza di quel ricordo mentre continuiamo a respirare lentamente.
Attività fisica: nei momenti di tensione è importante scaricare il nostro corpo con attività fisica, non è necessario andare in palestra. Una corsa o una camminata veloce in un parco possono essere altrettanto utili. È importante ascoltare le nostre sensazioni fisiche, il benessere che muoverci ci sta creando, staccando la spina dal ruminare del pensiero sempre stimolato dal senso di pericolo».