Sanihelp.it – Quando si ha un disturbo è normale che si tenti di farlo passare al più presto, ma quando il sintomo si ripete o i disturbi si moltiplicano, a esempio un semplice mal di testa che diventa ricorrente o un dolore alla spalla che non passa, vale la pena fermarsi a farsi qualche domanda. Questo l’argomento centrale di Quattro passi con il sintomo: dal conflitto emotivo alle «parole nuove» del corpo, il libro della dottoressa Edi Salvadori, psicopedagogista e counselor relazionale (Morlacchi editore).
«Le malattie non sono eventi casuali. E non sempre un sintomo è solo l'effetto di un meccanismo patologico. Ognuno di noi è fatto e percorso da energia, la stessa che fa funzionare l'organismo e le cellule. E secondo quasi tutte le medicine tradizionali è lo squilibrio di questa energia che ci fa ammalare. Insomma la malattia può essere una straordinaria opportunità per insegnarci qualcosa di noi stessi», spiega la dottoressa Salvadori. «Numerose discipline hanno definito la correlazione tra mente, emozioni e corpo come sistemi che si influenzano reciprocamente, alla base anche della moderna psiconeuroimmunologia: sia che si tratti di meridiani o di chakra, il principio è sempre lo stesso: ossia che i conflitti psico-emotivi di cui facciamo esperienza si riflettono sul corpo generando un sintomo. Il nostro corpo quindi funziona come una sorta di capro espiatorio, da bersaglio delle emozioni che non esprimiamo o non riconosciamo».Le popolazioni occidentali sono sempre più malate e i soggetti giovani sono colpiti da patologie che erano appannaggio dell'età anziana. Nel 2012 ogni italiano ha speso 142 euro per farmaci in fascia A, 37 euro di tasca propria per quelli in fascia C e 26 per farmaci da automedicazione. E le malattie psichiatriche sono divenute una vera epidemia. Secondo la dottoressa Salvadori «la nostra società è sempre più connessa, proiettata e orientata all'esterno, alla socializzazione, ma ha perso quasi completamente il contatto con l'interiorità». Nelle società antiche si organizzavano cerimonie rituali collettive che servivano a canalizzare all'esterno i fattori di tensione e rilassare l'individuo che ne usciva purificato. Questi rituali sono pressoché scomparsi dalla nostra società. Di fronte alle avversità ognuno sceglie una strategia di risposta, molti però scelgono di non analizzare il problema, lo spostano su altro, lo evitano o lo zittiscono, facendo finta di nulla. L'emozione negata allora cerca altre strade per dare segno di sé e il sintomo diventa la sua voce e il suo linguaggio. Ogni giorno indossiamo delle maschere e mettiamo in atto delle strategie per proteggerci dal dolore, ma talora questi strumenti diventano delle trappole.
Tra le diverse chiavi di lettura la dottoressa Salvadori ha scelto quella dei chakra per illustrare i flussi di energia che percorrono il nostro corpo. Quando siamo in salute e in equilibrio l'energia fluisce liberamente dal basso verso l'alto (e viceversa) ma se uno dei chakra è bloccato, intasato, è intuitivo capire che tutto il resto vada in squilibrio. Sappiamo che a ogni chakra siano collegati degli organi precisi, a loro volta riconducibili a specifiche emozioni. Per sbloccare l'energia è possibile ricorrere alla tecnica del Voice Dialogue, ossia con l'aiuto di un terapeuta/facilitatore si fa parlare il sintomo che da voce all'emozione e, riconosciuto, può nuovamente funzionare correttamente. In questo senso possiamo dire che anche la guarigione è dentro di noi.
Ecco qualche esempio: molti dei disturbi a livello dell'intestino (colon irritabile, emorroidi) sono legati alla paura di essere giudicati, così come stipsi e diarrea sono appannaggio di persone che tendono a esercitare su di sé un controllo eccessivo. I dolori alla spalla spesso indicano che abbiamo fatto scelte non in linea con i nostri desideri e responsabilità che non sentiamo nostre. Le artrosi colpiscono le persone rigide, che hanno un elevato senso del dovere, ligie al rispetto delle norme. I disturbi della sfera sessuale e le dipendenze sono indice di un blocco del secondo chakra così come l'asma ci parla di un rapporto fusionale con una persona di riferimento. Tutti i disturbi digestivi invece sono un blocco energetico del terzo chakra, legato all'autostima e a difficoltà di relazione con gli altri, si pensi ad esempio all'obesità in cui il grasso rappresenta una barriera fisica alla relazione con gli altri o forse si ingrassa per il bisogno di essere visti. Le allergie respiratorie sono invece riconducibili al quarto chakra. Mentre tonsilliti ricorrenti e disturbi della tiroide sono appannaggio del quinto chakra quello legato alla comunicazione che può essere bloccata. Mal di gola e disturbi di deglutizione spesso durante la seduta rivelano una situazione che la persona non riesce ad accettare.
«Ovviamente le mie teorie non sono antitetiche alla medicina, tutt'altro, ma lo considero una strada parallela e una integrazione che può velocizzare il decorso della malattia e proteggere da eventuali ricadute». Si tratta di un percorso di crescita personale e di consapevolezza delle proprie dinamiche interiori. Si vede una persona per un’ora a settimana o due ore ogni 15 giorni per le prime 4/5 sedute, poi i tempi si allungano e in genere non si superano le 10-11 sedute, ma ogni caso è storia a sé. Non è una terapia che prevede una seduta settimanale, ma rivediamo i pazienti anche a distanza di un mese, quando hanno avuto modo di elaborare i contenuti emersi in studio.