Sanihelp.it – La fobia sociale è un disturbo piuttosto diffuso tra la popolazione. In Italia, infatti, si stima che il 6-13% delle persone ne è affetto. Chi ne soffre prova un’intensa paura di affrontare tutte quelle situazioni in cui è esposto alla presenza o al giudizio degli altri, spesso associata all’evitamento sistematico e frequente di tali contesti.
Alla base dell’ansia o fobia sociale, un disagio ben diverso dalla classica apprensione che normalmente si avverte in situazioni sociali, sono il desiderio di dare una buona impressione agli altri e nello stesso tempo una forte insicurezza rispetto al raggiungimento di questo obiettivo.
La fobia sociale può essere semplice, quando il disturbo è associato a una o ad alcune situazioni o generalizzata, quando si temono pressoché tutte le situazioni sociali. I sintomi maggiormente percepiti sono: tremori, palpitazioni, tensione muscolare, sudore, nausea, vampate di calore, secchezza delle fauci, arrossamenti, mal di testa.
La socifobia, sen non trattata in modo adeguato, tende a cronicizzarsi, spesso generando altri disturbi come la depressione. La terapia più efficace è quella cognitivo-comportamentale, che tratta in modo diretto il sintomo puntando da un lato a modificare i pensieri disfunzionali (es. la convinzione che mostrare ansia sia un segno di debolezza o di essere sempre osservati dagli altri, ecc.) e dall’altro a migliorare l’abilità della persona nell’affrontare le situazioni temute. La terapia farmacologica può aiutare, ma senza quella psicoterapica presenta un elevato rischio di ricaduta.