Sanihelp.it – Le dipendenze, in generale, causano sempre problemi. Chi dipende dall’altro per sentirsi sicuro, apprezzato e soprattutto amato, spende la maggior parte del tempo e delle energie per la persona che è oggetto del suo amore/affetto. La dipendenza emotiva, infatti, non si realizza soltanto con il proprio partner sentimentale, ma può scattare anche con un amico, un figlio, ecc.
Le persone che sviluppando la dipendenza affettiva provano l'intenso desiderio di affidarsi totalmente all’altro, in modo da esserne accuditi, curati e protetti. Quando però questi bisogni, che sono fortemente irrealistici, non vengono soddisfatti, possono diventare distruttivi verso se stessi e verso gli altri.
La causa principale della dipendenza affettiva, come suggeriscono gli esperti, è da ricercarsi nella scarsa autostima, che porta a sottostimare se stessi e a idealizzare l’altro. Alla base di questa condizione, inoltre, ci sono anche la mancanza di amore verso di sé, la poca conoscenza dei propri bisogni (che porta a vivere la vita di un altro) e la paura di essere abbandonato. Il dipendente affettivo, infatti, teme l’abbandono più di ogni altra cosa e pur di evitarlo è disposto a subire anche prevaricazioni di vario tipo (tradimenti, bugie, maltrattamenti), di mettere se stesso e le proprie esigenze in secondo piano, fino ad annullarsi completamente.
Per uscire dalla dipendenza emotiva si può provare una delle tecniche che usano gli psicoterapeuti come la terapia dell’esposizione alle proprie paure, ma a volte non basta ed è necessario affidarsi all’aiuto di un professionista.
