Sanihelp.it – Sviluppare il pensiero critico significa sapersi interrogare su quali fondamenti, logici o empirici, possa basarsi una qualunque affermazione.
Lo scetticismo è senza dubbio il primo ‘ingrediente’ per sviluppare il pensiero critico. È un utile filtro, infatti, per distinguere la realtà dalla finzione. Solo per fare un esempio, se qualcuno ti dicesse che domani verrà la fine del mondo, cosa faresti? Con ogni probabilità il 60% delle persone cercherebbe un posto dove rifugiarsi, il 20% cercherebbe un’alternativa e il restante 20% metterebbe in dubbio una frase del genere e si chiederebbe chi l’ha detto. Commenti e affermazioni sono il più delle volte soltanto opinioni e come tali vanno sempre sottoposte a verifica.
È chiaro che bisogna essere critici non solo con gli altri, ma anche se stessi. Ecco, perché è fondamentale non cadere vittime delle distorsioni cognitive come la generalizzazione, il negativismo, l’uso di etichette, ecc., tutte risorse irrazionali, che ahinoi sono molto comuni nella nostra mente. La consapevolezza, dunque, è il secondo ‘ingrediente’ per imparare ad avere un pensiero critico.
L’ultimo ingrediente, forse sottovalutato, alla base del pensiero critico è il senso dell’humor… l’avresti mai detto? La capacità di giocare con la realtà per relativizzarla e trasformarla con originalità è senza dubbio un sintomo di intelligenza. La rigidità mentale, infatti, raramente aiuta a pensare criticamente.