Sanihelp.it – L’immagine è la prima cosa che usiamo per interagire con gli altri, è logico, quindi, che vivendo di relazioni, l’apparenza rivesta un ruolo di primo piano. Tuttavia il fatto di proiettarsi con insistenza in un modo virtuale, dove l’apparenza è un aspetto fondamentale, ha distorto la nostra visione della realtà e dei rapporti umani.
Con i social media, infatti, la possibilità di mettere in mostra la nostra identità, viene servita su un piatto d’argento. Ma quali sono i meccanismi psicologici che spingono la gente a postare ogni aspetto della propria vita sui social o ad aggiornare continuamente la bacheca con le proprie foto in pose pressoché identiche?
Secondo gli esperti, tra coloro che usano i Social come Facebook e Instagram si nasconde una grossa fetta di narcisisti ed egocentrici, in cerca di costanti attenzioni e conferme su di sé. Maggiori sono i like e i commenti, più ci si sente gratificati, adulati e benvoluti. Del resto dietro al desiderio di apparire si cela il bisogno di gloria, che è presente in ciascuno di noi. Siamo tutti un po’ narcisisti e i social rappresentano il palcoscenico ideale dove dare il meglio di sé.
Siamo noi, infatti, che filtriamo le informazioni e decidiamo cosa postare, il più delle volte per dare un’immagine di noi stessi migliore di quello che forse non siamo. La maggior parte degli psicologi sono concordi nel ritenere che, dietro questo desiderio di apparire, si nasconda una profonda insicurezza, solitudine e mancanza di fiducia nelle proprie capacità. Si finisce così per perdere la propria individualità a scapito di un’immagine fasulla.
