Sanihelp.it – Molti lo ricorderanno: lo scorso 7 novembre Samuele Bersani ha dovuto rimandare le date del suo tour teatrale, dopo aver scoperto «di avere un problema di salute che mi obbliga a fermarmi». Lo aveva annunciato sui social, senza entrare nel merito del disturbo. Un mese e mezzo dopo, alla vigilia di Natale, l’artista è tornato sui social per «dire, anzi urlare, che sto bene, sono guarito!» ma anche in tale occasione non aveva detto di più circa ciò che lo aveva costretto allo stop.
Il perché lo ha spiegato proprio al suo ritorno sul palco, il 20 marzo scorso, durante il concerto a Milano: «Sono molto riservato e siccome non ho fatto interviste con nessuno su questo argomento, ho preferito aspettare che arrivassero i concerti per raccontarlo direttamente, così anche da essere un po' d'aiuto a quelli che o vivono un periodo analogo o hanno paura di farsi un esame di prevenzione» ha spiegato.
«Ho avuto un tumore ai polmoni, primo stadio. Primo stadio vuol dire che ci sono arrivati in tempo, primo stadio vuol dire che per fortuna non ho dovuto fare né chemio né radio, però mi sono dovuto far togliere un lobo, un pezzettino di polmone, che per il mio mestiere non è che sia proprio il massimo». Un tumore polmonare al primo stadio è generalmente di pochi centimetri e circoscritto all’interno dei polmoni, senza coinvolgere i linfonodi.
«La lezione che ho imparato, e che voglio trasmettere – ha aggiunto l'artista – è che si può fare tutto, ma bisogna andare senza avere la paura di quello che può succedere. Perché poi siamo molto più forti di quello che crediamo… E io sono una testimonianza proprio di riuscita. Non solo io, ci sono stati altri prima di me che sono incappati in questa problematica. E mi hanno dato anche la forza. Ecco, perché ci si dà la forza tra di noi quando capitano queste cose». Parole accolte da un lunghissimo applauso del pubblico.