Sanihelp.it – Guardi Nicolò Martinenghi mentre conquista la medaglia d'oro nei 100 metri a rana alle Olimpiadi di Parigi 2024 e non puoi fare a meno di notare quei segni tondi e rossastri che gli ricoprono le spalle. Stessi pois sono stati notati anche su altri nuotatori e già erano apparsi in vasca a Rio 2016: sono i segni della pratica del cupping, coppettazione in italiano.
Parliamo di una pratica che la medicina tradizionale propone in particolare contro i dolori, ma non solo: si applicano dei vasetti, in genere di vetro, sulla pelle e mediante l’accensione di una fiammella (o grazie a specifiche valvole) si crea un vuoto che aspira la cute al’interno della coppetta per un tempo variabile (le tecniche e le modalità di applicazione sono diverse). Ciò richiama sangue verso la superficie della pelle (ed è il motivo per cui restano temporanei lividi circolari) e che questo dovrebbe permettere un miglioramento della circolazione con un effetto antidolorifico.
Funziona? «A oggi, non sono state prodotte prove scientifiche che dimostrino che la coppettazione sia efficace nel trattamento del mal di schiena, così come di qualsiasi altro disturbo» riportano i medici antifake news di Dottore ma è vero che?, citando a supporto di tale dichiarazione alcuni studi «Uno studio pubblicato sulla rivista PLoS Medicine ha analizzato solo sperimentazioni controllate randomizzate (il tipo di metodo di studio che dovrebbe promettere, se non garantire, risultati più solidi) svolte tra il 1992 e il 2010 (Cao & Liu, 2012). La coppettazione era sperimentata per il trattamento dei disturbi di più varia origine, dal dolore lombare all’acne, dalla dispnea all’herpes zoster. Ebbene, anche in questo caso le conclusioni degli autori non sono state incoraggianti soprattutto a causa della scarsa qualità della metodologia degli studi svolti».
Il portale anti-fake mette in guardia anche dai potenziali rischi (soprattutto se ci si affida a operatori improvvisati), riportando quanto scritto dal medico Salvo Di Grazia nel proprio blog: «Il cupping, oltre a non avere ovviamente base scientifica, può esporre ad alcuni pericoli. Rottura di vasi sanguigni, dolore, ematomi, emorragie, infezioni ed altro».
