Sanihelp.it – Ricordata soprattutto per essere Buffy l’Ammazzavampiri, Sarah Michelle Gellar ha qualcosa in comune con le creature della notte che combatteva nella serie televisiva che la resa celebre: come i vampiri, infatti, anche la giovane ha un rapporto decisamente conflittuale con gli specchi. Anzi, in un certo senso la Gellar vorrebbe, come un vampiro, non potersi riflettere in uno specchio, tanto che evita il confronto con queste impietosi superfici riflettenti.
«Un mio amico makeup artist una volta mi disse che non mi aveva mai visto guardarmi allo specchio. Sono sempre circondata da quegli oggetti per via del trucco e parrucco, ma effettivamente cercavo sempre di evitarli» ha raccontato recentemente in un’intervista al magazine Health. Perché tutto questo? Se lo è chiesto anche lei e, probabilmente con l’aiuto di uno psicologo, è giunta alla conclusione di soffrire di dismorfismo corporeo. Si tratta di un disturbo, a lungo chiamato dismorfofobia, che consiste nell’avere paura o comunque un’estrema preoccupazione nei confronti di un proprio difetto fisico.
In pratica, chi ne soffre vive un fortissimo disagio per un difetto fisico anche immaginario o lieve, non solo quindi di fronte a evidenti problemi estetici. Il disagio può essere tale determinare stress, depressione, fino a veri e propri comportamenti di chiusura (ci si vergogna di uscire), di fuga dagli specchi o, al contrario, di una continua ricerca di essi, per controllare il proprio aspetto. C’è anche chi, perennemente insoddisfatto di sé, ricorre in continuazione alla chirurgia plastica. Nei casi più seri, inoltre, il problema può essere associato anche a un disturbo del comportamento alimentare: chi si vede grasso anche se non lo è, per esempio, può finire con il dover lottare con l’anoressia.
Sarah Michelle sembra però convivere con una forma di dismorfismo corporeo lieve, visto che, per sua stessa ammissione, da quando deve occuparsi della figlia Charlotte, di due anni, le cose vanno meglio: « Devo solo ricordare che sono un essere umano e una mamma. Essere genitore cambia la vanità, almeno un po'. Deve. Le priorità sono diverse rispetto a prima» ha dichiarato l’attrice. Ricordiamo, però, che il dismorfismo corporeo non è una semplice questione di vanità, ma un disturbo psicologico che va affrontato con l’aiuto di uno specialista.