Sanihelp.it – In molti convivono con il mal di schiena. Tra di essi anche Paola Cortellesi, che ci convive sin da piccola. A 13 anni infatti le è stata diagnosticata la scoliosi: «La mia colonna vertebrale aveva una deviazione laterale, una deformazione importante. Non solo: risultava che avessi pure un’ipercifosi dorsale, ovvero la gobbetta, accompagnata da iperlordosi lombare, cioè la parte bassa della schiena troppo incurvata» ha rivelato in una recente intervista al mensile Ok salute e benessere.
Da subito l’attrice è stata indirizzata verso la ginnastica posturale e il nuoto (anche se lei preferiva di gran lunga cimentarsi nel basket, non particolarmente indicato per la colonna vertebrale), ma pian piano ha cominciato ad amare entrambi: «Ho scoperto la ginnastica posturale in acqua, che ancora adesso pratico in sedute singole o di gruppo. Rispetto agli esercizi da fare in palestra c’è un vantaggio in più, perché il corpo lavora scarico del proprio peso grazie alla spinta di Archimede. E la colonna ringrazia» ha sottolineato.Ogni tanto, per sua stessa ammissione, sgarra in mountain bike o facendo jogging, altre due attività fisiche non proprio alleate della schiena: « Ma poi tampono con una bella seduta di Pilates o di ginnastica a corpo libero, utili per allungare i muscoli e rilassare la schiena» ha continuato la conduttrice. «Lo sport fa bene alla mia schiena problematica, è un rilassante naturale, mi aiuta a vincere le ansie da prestazione, e mi ha insegnato il rigore e la disciplina».
E anche quando le lunghe ore di lavoro mettono comunque a dura prova la sua colonna, cerca di ricorrere il meno possibile a farmaci analgesici: «Piuttosto mi capita ogni tanto di usare i cerotti che scaldano, cosciente del fatto che sono soluzioni palliative: l’unico rimedio utile, per me, è fare sport».