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Giacobbo: così preserva la salute in viaggio

Prevenzione

Sanihelp.it – Intervistato dal magazine Ok salute e benessere, Roberto Giacobbo, attualmente in Tv con la trasmissione Freedom – Oltre il confine, ha rivelato i trucchi che adotta durante i viaggi per non rischiare brutte sorprese. Considerata la sua enorme esperienza di viaggiatore, visto che solo per lavoro è spesso all’altro capo del mondo, le sue strategie possono essere utili anche ai semplici turisti.


Quando si affrontano viaggi che comportano un cambiamento di fuso orario, il problema principale è affrontare il jet lag. «Io mi comporto seguendo una regola che si è rivelata assai efficace: quando approdo in un Paese inizio istantaneamente a vivere il suo orario, anche se ci sono nove o più ore di differenza rispetto all’Italia. È sbagliato pensare, come fanno in molti, che a casa propria in quel momento sono le 3 del mattino: se nel posto in cui mi trovo sono le 8, sono le 8 e basta e, quindi, mi comporto di conseguenza» rivela il documentarista. «Certo, mi capita di avere sonno, ma, nel caso, me lo tengo ed evito di andare a dormire troppo presto, in modo da svegliarmi, poi, all’ora giusta rispetto al luogo in cui mi trovo. Se, poi, a letto spalanco gli occhi alle 4 o alle 5 del mattino perché ho la sveglia casalinga in testa, mi giro dall’altra parte e mi sforzo di riprendere sonno. Alzarsi seguendo il fuso del Paese di provenienza, se questo è lontano da quello in cui si sta soggiornando, è un errore che si paga: farà trascorrere una giornata d’inferno. Insomma, l’adattamento della fase sonno/veglia al nuovo posto dev’essere immediato».

Anche scegliere come e cosa mangiare è importante all’estero, soprattutto là dove c’è il rischio alto di intossicazioni alimentari. In proposito ecco la strategia di Giacobbo: «Cerco sempre di assaggiare le cucine locali, ma con la massima attenzione. Il mio trucco consiste nello scegliere solamente cibi i cui ingredienti siano riconoscibili ed evitare i piatti elaborati, con componenti misteriose. Quindi, per esempio, dico no a polpettoni o ravioli dal ripieno indefinito, che possono nascondere trappole».

Occhio infine anche all’acqua. «Io ne bevo tanta, ma sempre da bottiglie chiuse. Salvo il fatto che ho scoperto come in certe zone queste ultime siano in realtà richiuse, perché i furbi ci sono in tutto il mondo. Così ora opto, dove possibile, per l’acqua gasata: la presenza di anidride carbonica dentro la bottiglia aiuta in parte a ridurre le possibilità di contaminazione» rivela.

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