Sanihelp.it – «Sono qui per dirvi che sarei dovuta stare due settimane in Messico, ne ho fatta una sola perché avevo un po' di problemi con la voce. Sono andata a fare dei controlli lì e mi hanno detto che era meglio operarsi… » Così lo scorso 28 luglio Alessandra Amoroso annunciava ai suoi fan via Facebook di doversi sottoporre a un piccolo intervento per rimuovere due noduli alle corde vocali, di cui era già a conoscenza da anni.
Non è certo la prima cantante a fare i conti con questo problema: anche Giuliano Sangiorgi voce dei Negramaro, si è fatto operare nel 2011, e prima di lui Bill Kaulitz dei Tokio Hotel nel 2008, Justin Timberlake nel 2005 e Julie Andrews nel 1997, solo per citarne alcuni. Molti poi hanno avuto una diagnosi ma non si sono sottoposti a intervento, come Mariah Carey, Freddy Mercury e, sembra, anche Miley Cyrus.
I noduli sono ispessimenti circoscritti delle corde vocali la cui formazione dipende spesso da un abuso della voce e anche per questo ne è più facilmente colpito chi la usa come strumento di lavoro, cantanti compresi. La loro presenza si manifesta con un abbassamento del tono della voce o con un cambiamento del timbro. In genere si procede all’asportazione di queste formazioni e dopo l’intervento è necessaria una fase di rieducazione.
La Amoruso si è fatta operare il giorno successivo all’annuncio via Facebook ai fan, documentando il tutto su Instagram, dalla cena prima del digiuno preoperatorio con annessa sigaretta («sperando di poter dire l'ultima della mia vita») al selfie post-operazione con un rassicurante «Finito tutto e sto da Dio!».
E visto l’obbligo al silenzio, prescritto dai medici, la cantante sfrutta i social per tener aggiornati i fan con una sorta di bollettino medico a puntata: «Finalmente si parlicchia un pochino! Controllo andato benissimo e corde sane, ancora un poco debolucce perché non ho parlato per niente ma adesso facciamo un poco di ginnastica» recita l’ultima puntata finora pubblicata, il 3 agosto, con reportage fotografico dal medico. Ora, dopo il silenzio, è infatti il momento della riabilitazione dal foniatra, che la costringerà a rimandare alcuni progetti.