Sanihelp.it – Ne è passato di tempo da quel 29 aprile del 2011, giorno in cui Lamberto Sposini, all’epoca conduttore de La vita in diretta, venne colpito da un’emorragia cerebrale. Da allora, come abbiamo più volte avuto modo di raccontare, il giornalista ha seguito il suo percorso di ripresa. Un percorso lungo, arricchito dal sostegno dei familiari e dei fan, ma non privo di problemi e ostacoli.
A marzo di quest’anno, Sposini è caduto e si è fratturato l’omero, un incidente che lo ha costretto a interrompere la riabilitazione, rallentando e complicando il tutto. Ma non si è certo arreso: ha aperto anche un profilo su Instagram, che è sempre più attivo, dove pubblica tante immagini di vita quotidiana. A settembre ha fatto anche una capatina in uno studio televisivo, quello di Striscia la notizia, per salutare la collega e amica Mara Venier che era impegnata in due puntate di conduzione straordinaria del tg satirico: entrambi hanno postato sui social le foto di questo ritorno, suscitando la commozione dei fan e la speranza, perché no, di rivederli insieme al timone di un programma.
Ma ora Lamberto si trova di nuovo a fare i conti con altri problemi di salute e una settimana fa è stato ricoverato: «Non mi faccio mancare nulla: pancreatite e polmonite» ha raccontato lo stesso giornalista commentando una foto sul suo profilo Instagram. A quello scatto ne sono poi seguiti altri, sempre dall’ospedale, fino a quello di ieri, lunedì 12 ottobre, in cui appare avvolto nella bandiera della Juventus, sua squadra del cuore, pronto per farsi operare: « E si va in sala operatoria. Forza juve!!!».
Non è dato sapere a quale intervento si sia sottoposto, ma tutto sembra andato per il bene. A dirlo è stato ancora il diretto interessato, in serata, sempre via Instagram, dove si è mostrato alle prese con un frugale spuntino postoperatorio: «Grazie per il vostro affetto. Sto bene. E che siano benedette le fette biscottate….Non mi ero mai accorto fossero così buone! Odio il digiuno» ha pubblicato. L'augurio è che davvero per lui ora il percorso di ripresa sia privo di ulteriori ostacoli.