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Giovanni Vernia soffre di bruxismo

Mandibola

Sanihelp.it – Pensava fosse una cervicalgia la causa del mal di testa acuto e costante che lo assaliva ogni mattina al risveglio e lo accompagnava fino a sera, coinvolgendo tutta la zona della cervicale. Così, di propria iniziativa, Giovanni Vernia ha cominciato a sottoporsi a regolari sedute di fisioterapia e riabilitazione posturale, senza però ottenere grandi miglioramenti. Anzi, nei periodi di maggiore stress, al mal di testa ha cominciato ad associarsi anche un fastidioso senso di nausea e la necessità di ricorrere agli antidolorifici.


Provvidenziale è stata la moglie del comico, riferendogli di strani rumori e lamenti che emetteva di notte, durante il sonno, senza rendersene conto. «Allora, su consiglio del mio fisioterapista, mi sono sottoposto a una serie di accertamenti specifici, a cominciare dal monitoraggio notturno dell’apnea. E finalmente è emersa la diagnosi: soffrivo di un accentuato bruxismo, vale a dire che, mentre dormivo, stringevo e digrignavo i denti. Questo continuo movimento indolenziva la mia mandibola, già un po’ disallineata, scaricandosi sulla cervicale e provocando la cefalea» ha spiegato lo stesso Vernia in una intervista a Ok salute e benessere.

Si è reso necessario quindi un bite, una sorta di apparecchio da posizionare tra le arcate dentali. «All’inizio non è stato affatto facile: questo dispositivo viene realizzato su misura, e nel mio caso era piuttosto ingombrante e fastidioso, al punto da impedirmi di dormire bene e tranquillamente. Nel frattempo continuavo a lavorare con il fisioterapista sui movimenti della testa e del collo e ogni tre mesi dovevo far controllare e risistemare il bite sulla base dei risultati fisioterapici» ha spiegato l’attore.

Sono ormai due anni che l’attore, visto recentemente a Tale e quale Show, usa regolarmente ogni notte il bite, con risultati soddisfacenti: «Finalmente posso usare un modello molto più sottile e maneggevole, che non mi dà più alcun fastidio. Al punto che, seguendo i consigli dei due specialisti, spesso lo indosso anche di giorno quando sto seduto per lunghe ore davanti al computer oppure in treno o in auto, per limitare il conseguente aumento di tensione sulla cervicale». Oltre al bite, ha poi dovuto ridurre i carichi sportivi e in palestra, per non infierire sulla cervicale. «Il mal di testa è scomparso, ma la notte continuo a bruxare, anche se meno di prima: gli specialisti mi hanno spiegato che nel mio caso il disallineamento della mandibola può essere solo corretto, ma non esiste intervento che possa risolvere totalmente il problema ripristinandola com’era. Per questo dovrò portare il bite per il resto delle mie notti».

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