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Giusy Versace, supereroina per i bambini

Disabilità

Sanihelp.it – «Tu puoi fare tutto quello che vuoi. E anche qualcosa di meglio che correre. La determinazione porta ovunque e te ne accorgerai». È una delle frasi che l’eroina a fumetti Wonder Giusy dice a Chris, un bambino sulla sedia a rotella che non riesce ad accettare la propria disabilità. Dietro la coda di cavallo, le gambe alate e lo scudo-sorriso c’è Giusy Versace, la prima donna italiana a correre senza due gambe.


L’atleta paralimpica ha infatti recentemente pubblicato un libro illustrato per ragazzi Wonder Giusy, Volare in alto, pensare in grande e guardare lontano, la storia di una supereroina dalle gambe alate che insegna a un bambino in carrozzina ad accettare la disabilità e proprio nei giorni scorsi ne ha letto alcuni stralci, raccontando così la sua storia, ai piccoli pazienti dell’area pediatrica dell’ASST Gaetano Pini-CTO, Centro specialistico Ortopedico Traumatologico di Milano.

La visita di Giusy Versace all’ASST Pini-CTO e la presentazione del suo libro, con la lettura ad alta voce, è parte integrante del progetto Ciao Sono Io che ha animato l’area pediatrica del Presidio Pini, attraverso una serie di iniziative dedicate ai piccoli pazienti, tra cui la lettura ad alta voce, fin dalla più tenera età, come strumento per migliorare la capacità di attenzione, la sicurezza e l’autostima del bambino, favorendo la disposizione alla lettura, l’approccio alla parola scritta e alla scuola.

«Incontrare un’atleta paralimpica è un’esperienza molto costruttiva per i nostri piccoli pazienti che hanno così l’occasione di imparare, attraverso l’ascolto e la lettura, che lo sport può essere una leva importante per accettare la disabilità provocata dai traumi o da altre patologie» ha aggiunto inoltre Antonio Memeo, Direttore dell’Ortopedia Traumatologia Pediatrica dell’ASST Gaetano Pini-CTO .

La storia di Wonder Giusy Versace è stata scelta proprio perché il co-protagonista del libro, Chris, è un bambino che deve imparare a volare anche se è su una sedia a rotelle, così come molti dei pazienti dell’ASST Gaetano Pini-CTO. A loro Giusy Versace, attraverso la sua Wonder Giusy ha voluto spiegare che «ci si può far scudo dagli sguardi degli altri solo con gli occhi delle persone che ti vogliono bene» e che «non possiamo decidere quali eventi capitano nella nostra vita, ma come affrontarli», ma soprattutto che «il verbo volare è voce del verbo volere, basta cambiare una a con e e tutto cambia».

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