Tumore alla prostata: in arrivo nuovo farmaco

Sanihelp.it – Si tratta di un radiofarmaco innovativo, Curium piflufolastat (18F), che verrà prodotto nell’officina farmaceutica dell’Istituto di fisiologia clinica di Pisa (Cnr-Ifc). Lo ha comunicato lo stesso istituto, spiegando che il farmaco sarà distribuito su tutto il territorio nazionale con il nome Pylclari. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha già autorizzato da anni l’officina farmaceutica Cnr-Ifc alla produzione di radiofarmaci per la diagnostica oncologica e per la sperimentazione clinica. Il nuovo farmaco è un inibitore selettivo di un antigene specifico di membrana espresso nel tumore della prostata, indicato per rilevare, tramite indagine diagnostica PET, il cancro sia durante la fase iniziale della malattia sia quando si verifica una recidiva, permettendo così una diagnosi molto più precisa rispetto ai farmaci precedenti. Inoltre, apre la strada all’azione terapeutica mediante l’utilizzo di (177Lu)–PSMA, capace di legarsi alle cellule cancerose e di emettere particelle beta, con conseguente effetto dannoso sulle cellule tumorali, distruggendole o impedendo loro di proliferare.
Michela Poli, tecnologo di Cnr-Ifc di Pisa, ha spiegato che il nuovo radiofarmaco consente diagnosi più precise, con la possibilità quindi di intraprendere trattamenti mirati che non coinvolgono i tessuti sani. Questi risultati sono fondamentali, considerando che il tumore alla prostata è la forma più comune di tumore negli uomini e rappresenta quasi il 20% di tutti i tumori maschili.
Nel 2022 in Italia sono stati stimati circa 8.200 decessi per tumore della prostata e la sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è pari al 91%.
Grazie a Curium piflufolastat si spera in una riduzione della morbilità e della mortalità legate a questa forma di cancro e in un miglioramento della qualità di vita dei pazienti.