Sanihelp.it – Per la ricerca sui tumori vengono frequentemente utilizzati gli animali da laboratorio, ai quali viene inoculato il tumore o vengono somministrate sostanze cancerogene ad alte dosi, che causano lo sviluppo di un tumore che tuttavia non rispecchia fedelmente lo sviluppo di un tumore nell’uomo, che a volte impiega anche decine di anni prima di manifestarsi. Invece i tumori spontanei che insorgono nei cani offrono l’opportunità di studiare i tumori in modo meno artificiale.
Cosa significa oncologia comparata? Si tratta di una branca della ricerca che studia le similitudini tra i tumori dell’uomo e quelli degli animali. I dati che ne derivano possono aiutare a sviluppare terapie anche per uso umano.
Purtroppo l’incidenza di tumori maligni nei cani è in aumento anche in Italia, forse perché davvero c’è stata una crescita dei casi, forse perché i proprietari sono più attenti nel cercare di capire quale patologia abbia colpito il loro animale, o forse semplicemente perché l’età media dei cani si è alzata, grazie alla migliore alimentazione e alle terapie farmacologiche.
Uno dei motivi per cui lo studio dell’oncologia canina è importante anche per l’uomo è che molte forme tumorali sono in comune, come per esempio l’osteosarcoma, il melanoma, il linfoma non Hodgkin’s, le forme di leucemia, il tumore alla prostata, al polmone, alla vescica e alla mammella.
In Italia è stato somministrato a cani malati di osteosarcoma un vaccino peptidico ottenuto infettando le cellule neoplastiche con salmonella, ottenendo risultati incoraggianti, sia come efficacia sia come sicurezza.
Sulla base di questi risultati potrebbe partire a breve uno studio analogo sull’uomo.
Il legame tra noi e i cani: oncologia comparata
Tumori: prevenzione e terapia

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