Sanihelp.it – L'arsenico è una sostanza cancerogena, che può provocare tumori della pelle, della vescica e del polmone, oltre a lesioni cutanee, tossicità per lo sviluppo, neurotossicità, malattie cardiovascolari, anomalie del metabolismo del glucosio e diabete. I più sensibili alle sue azioni sono i bambini al di sotto dei tre anni e le donne in gravidanza.
La Commissione Europea ha stabilito nuove norme per ridurre la concentrazione di arsenico negli alimenti, come i prodotti trasformati a base di cereali, il pane di frumento, il latte e i latticini, il riso, i succhi di frutta, il caffè e la birra, i cereali e i prodotti a base di riso, il pesce e le verdure, in particolare le alghe.
«L'adozione di livelli massimi inferiori segna un importante passo nel raggiungimento degli obiettivi del Piano europeo di lotta contro il cancro per eliminare o almeno limitare il rischio cancerogeno associato alle sostanze chimiche negli alimenti» spiega la Commissione in una nota.
Nell'Unione Europea vengono diagnosticati ogni anno 3,5 milioni di casi di tumore, molti dei quali sarebbero prevenibili con uno stile di vita e un'alimentazione corretti.
Proprio per questo l'Unione Europea ha adottato queste misure per abbassare la quantità di arsenico negli alimenti.
Questa sostanza, tuttavia, non si trova solo nel cibo, ma in piccolissime quantità anche nelle rocce, nelle acque sotterranee, negli erbicidi, fertilizzanti e insetticidi e nelle emissioni industriali.
«I nostri cittadini – ha affermato Stella Kyriakides, Commissaria per la salute e la sicurezza alimentare – vogliono la rassicurazione che il cibo che mangiano sia sicuro e queste nuove regole sono l'ennesima prova che gli standard di sicurezza alimentare nell'Ue rimangono i più elevati al mondo».
