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La terapia preventiva dei tumori

Sanihelp.itLa terapia preventiva dei tumori: i risultati e le sfide è il titolo della Lectio Magistralis che Andrea De Censi, Direttore della SC di Oncologia Medica dell'Ospedale Galliera di Genova, tiene oggi al National Institute of Health di Bethesda (Maryland), a chiusura del master di specializzazione sulla prevenzione oncologica, organizzato ogni anno dal National Cancer Institute, Ente governativo USA per la ricerca sul cancro.


Il Dottor De Censi svilupperà un percorso panoramico sulla realtà dei più frequenti big killers: tumore della mammella, prostata, colon polmone e pancreas. Ma soprattutto si focalizzerà su come ridurne il rischio di sviluppo attraverso l'utilizzo dei farmaci di già provata efficacia nella terapia preventiva dei tumori: i modulatori selettivi dei recettori estrogenici per la mammella, gli inibitori della 5-alfa reduttasi per la prostata, l'aspirina per il colon.

Al centro della relazione i nuovi modelli di sperimentazione clinica ad azione preventiva, in cui il gruppo di ricerca coordinato da De Censi ha un ruolo di primo piano a livello internazionale. «La necessità è quella di studiare e sperimentare strategie che ci consentano di individuare sempre in più breve tempo e in maniera efficace farmaci finalizzati a prevenire i tumori nelle persone a maggior rischio. Per questo l'orientamento generale è quello di sviluppare studi clinici su soggetti che hanno già avuto forme tumorali e che hanno più possibilità di svilupparne in futuro, o ancora pazienti con diagnosi certa nella fase preoperatoria, dove è possibile testare i nuovi farmaci nelle zone adiacenti alle cellule cancerose dove sono presenti aree di precancerosi (displasia). 

Le sperimentazioni cliniche vengono condotte in Italia dal Galliera in partnership con lo IEO (Istituto Europeo di Oncologia) e in rete, a livello internazionale, con le strutture cliniche che fanno parte di un consorzio coordinato dall’MD Anderson Cancer Center dell’Università del Texas. Il consorzio, di cui fanno parte anche il Galliera e lo IEO, favorisce l’aggregazione di risorse per la valutazione dell’efficacia preventiva di nuove sostanze e favorisce collaborazioni tra centri clinici e laboratori di ricerca».

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