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Pratiche cliniche e prevenzione: il decalogo

Slow Medicine

Sanihelp.itSlow Medicine propone un decalogo di buone pratiche cliniche per la prevenzione e la cura dei tumori, sostenuto dal Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri (CIPOMO).  Gli specialisti hanno individuato dieci buone pratiche:


1. Promuovere stili di vita salubri e il rispetto dell'ambiente. Una quota importante di neoplasie potrebbe essere evitata agendo sugli stili di vita (tabagismo, abitudini alimentari, obesità) e sull'esposizione a fattori ambientali nocivi.

2. Evitare l'eccesso di diagnosi attribuibile agli screening oncologici:anche quelli efficaci, non sono, comunque, privi di possibili effetti dannosi.

3. Evitare ogni forma di accanimento terapeutico. A ciascun paziente va assicurato un efficace controllo del dolore e il tempestivo trattamento di tutti i sintomi che pregiudicano la sua qualità di vita. Occorre agire con equilibrio e giudizio, rispettare la volontà del paziente ed evitare, soprattutto in prossimità della morte, di intraprendere cure aggressive che non hanno alcun effetto positivo né sulla sopravvivenza, né sulla qualità della vita.

4. Tener conto della dignità e delle esigenze della persona ed esprimere vicinanza emotiva al paziente in ogni momento del suo percorso di cura, in modo da evitare che si senta abbandonato.

5. Informare e coinvolgere il paziente nella cura e nelle scelte che lo riguardano.

6. Assicurare la continuità delle cure e individuare il luogo più adatto.


7. Garantire cure efficaci, appropriate ed eque.

8. Assicurare percorsi di cura integrati e interdisciplinari.

9. Promuovere l'informazione indipendente.

10. Sostenere la ricerca e impegnarsi su progetti di ricerca attinenti a temi clinicamente rilevanti, indirizzati verso i veri bisogni dei pazienti.

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