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Un estratto di carciofo potrebbe curare il cancro

Sanihelp.it – Nel 2013 in Italia sono stati registrati 366.000 nuovi casi di tumore e 173.000 decessi. Oggi nel nostro Paese vivono quasi tre milioni di persone con una precedente diagnosi di malattia oncologica, una crescita esponenziale se si pensa che vent’anni fa erano circa un milione e mezzo.


Ecco il motivo per cui la ricerca scientifica tenta costantemente di trovare nuove e migliori terapie per combattere quella che sembra essere ormai diventata una pandemia, ed ecco il motivo per cui l’Istituto Regina Elena si è proposto come conduttore della sperimentazione su un composto vegetale che potrebbe essere in grado di combattere il mesotelioma, tumore causato dall’esposizione all’amianto.

«Ogni anno questa forma di cancro colpisce oltre duemila persone in Italia – spiega il dottor Blandino, Responsabile del Laboratorio di Oncogenomica Traslazionale del Regina Elena – ma la sua incidenza è in continua crescita: è atteso un picco entro il 2020».

Lo studio clinico, che verrà realizzato in collaborazione con l’università canadese McMaster, prevede la somministrazione di un estratto di carciofo su persone con importanti fattori di rischio per il mesotelioma (come la presenza di placche polmonari da amianto), estratto peraltro realizzato da un’azienda italiana.

«Nel nostro studio sperimentiamo, primi al mondo, la chemioprevenzione con una sostanza naturale e dal costo contenuto – commenta la dottoressa Strano, ricercatrice dell’Area di Medicina Molecolare – Se le nostre intuizioni venissero confermate, apriremmo la strada a una rivoluzione».

Il trial clinico è stato presentato ieri a Roma nel corso dell’International Workshop on metabolism, diet and chronic disease, momento di incontro e di confronto sulla letteratura scientifica riguardante la connessione tra stile di vita e neoplasie.

«La chemioprevenzione è un’idea nata negli USA e in Italia ha trovato terreno fertile – afferma la professoressa Muti, ricercatrice presso la McMaster University di Hamilton in Canada – Si può attuare tutti i giorni anche tramite l’alimentazione».


Infatti è ormai riconosciuta scientificamente da tempo l’attività di protezione esercitata da alcune tipologie di frutta e verdura nei confronti di patologie come i tumori e il diabete.

«L’estratto di carciofo, messo a punto dai nostri laboratori, è riuscito a superare i rigidissimi standard di controllo nordamericani – sottolinea Valentino Mercati, Fondatore del Gruppo Aboca – Crediamo tanto in questo progetto, una testimonianza dell’eccellenza italiana, anche perché il concetto di prevenzione per noi è prioritario».

Non bisogna infatti dimenticare che le neoplasie maggiormente diffuse (ovvero quelle del colon-retto, del seno, del polmone e della prostata) sono anche quelle che risentono in maniera più significativa di un regime alimentare sbagliato, dell’inattività fisica e del fumo.

Perciò, in attesa dei risultati di questa sperimentazione (che dovrebbe fornire i primi dati nei prossimi dodici mesi), rimane di fondamentale importanza prendersi cura del proprio stile di vita, la principale e più significativa arma di prevenzione contro il cancro.

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