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Melanoma, test per diagnosi più precise

Diagnosi

Sanihelp.it – Sono 1.500 i pazienti colpiti ogni anno in Italia dal melanoma metastatico; tutti dovranno essere sottoposti alla migliore metodica per individuare la mutazione del gene BRAF, presente nella metà dei casi. Il risultato del test influirà sulla scelta del trattamento più efficace. L’analisi sarà eseguita secondo criteri uniformi e accurati in ognuno dei 74 laboratori distribuiti sull’intero territorio nazionale.


Una strategia dal doppio vantaggio: il paziente, grazie a una corretta diagnosi, potrà ricevere una terapia mirata evitando inutili tossicità e il sistema sanitario risparmierà parecchie risorse. I centri che hanno aderito al programma di controllo di qualità aperto a tutte le strutture, sono stati individuati nell’ambito di un progetto dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e della Società Italiana di Anatomia Patologica e Citopatologia Diagnostica (SIAPEC-IAP).

Il professor Carmine Pinto, segretario nazionale AIOM, spiega: «Abbiamo raggiunto un risultato straordinario. Ci siamo impegnati perché in tutte le aree del Paese fosse disponibile un test validato. Abbiamo prima stilato le raccomandazioni per standardizzare le metodiche di determinazione e le modalità di refertazione delle mutazioni del gene BRAF nel melanoma. E, con il programma di controllo di qualità, abbiamo individuato le strutture che rispondono ai criteri stabiliti nelle linee guida. È la prima volta in Europa che si realizza un progetto di questo tipo grazie alla collaborazione fra oncologi e anatomopatologi».

Il lavoro delle due società scientifiche sul melanoma si inserisce in un ampio programma condiviso sulla terapia molecolare dei tumori. «Negli ultimi otto anni – continua il professor Claudio Clemente, presidente SIAPEC-IAP – abbiamo unito gli sforzi per stabilire le raccomandazioni che permettono di definire con precisione le caratteristiche biologiche di quattro tipi di cancro: al seno, al colon-retto, al polmone e allo stomaco. Le linee guida consentono una migliore valutazione prognostica e terapeutica di quattro neoplasie che nel 2011 complessivamente hanno colpito in Italia più di 145.000 persone. A queste indicazioni oggi si aggiungono quelle per i test molecolari uniformi nel melanoma avanzato e la determinazione dei centri in grado di effettuare queste analisi correttamente».

Il melanoma è in costante crescita, con 7.000 nuovi casi all’anno in Italia. A farne le spese sono soprattutto i giovani: il 20% delle diagnosi infatti riguarda pazienti di età compresa tra 15 e 39 anni. Sul fronte delle opzioni terapeutiche per gli stadi avanzati, fino ad oggi, i clinici non avevano a disposizione farmaci in grado di fare la reale differenza nel decorso della malattia. Ma, come precisa il professor Paolo Ascierto, Dirigente medico dell’Unità di Oncologia Medica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli «Vemurafenib è stata la prima molecola personalizzata ad aver mostrato di migliorare la sopravvivenza in pazienti affetti da melanoma metastatico positivo alla mutazione del gene BRAF. Agisce in modo mirato sulla proteina, bloccando la crescita delle cellule tumorali. Gli effetti della molecola sono visibili in pochi giorni e il paziente ne trae un beneficio immediato. È il primo caso di terapia personalizzata di così ampia portata in oncologia e speriamo possa essere disponibile per tutti i pazienti italiani nel più breve tempo possibile».

L’elenco dei centri che hanno superato il controllo di qualità sarà pubblicato sui siti delle due società scientifiche (www.aiom.it;www.siapec.it).

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FonteAIOM

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