Sanihelp.it – Il tumore al seno è causato da una crescita incontrollata di alcune cellule della mammella che vanno a comporre una massa tumorale, in queste cellule si registra un’alterazione del Dna. Il carcinoma alla mammella è il tumore più diffuso nelle donne, la sua incidenza non va purtroppo abbassandosi ma a questo si accompagna un aumento del tasso di sopravvivenza, grazie soprattutto alle diagnosi precoci.
Il tumore al seno può essere di tipo benigno o maligno e per stabilirlo si effettua un esame delle cellule, prelevate tramite biopsia.
I tumori benigni (fibroadenomi o cisti) sono molto più frequenti di quelli maligni e non evolvono quasi mai nella forma pericolosa, sono soggetti alle variazioni ormonali e in genere è sufficiente tenerli sotto controllo. I tumori benigni restano confinati al tessuto mammario e in genere non è necessaria una loro asportazione.
I tumori maligni (carcinomi) possono invece invadere gli altri organi, sia quelli prossimi al seno sia quelli più distanti. Le loro cellule riescono a diffondersi entrando entrare nel circolo sanguigno e in quello linfatico e originare così metastasi.