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Tumore del colon: il sovrappeso più pericoloso della carne

Sanihelp.it – L'Associazione Italiana Gastroenterologi ed endoscopisti Ospedalieri mette in evidenza un aumento del rischio di tumore del colon retto del 15% nelle persone in sovrappeso e del 33% nelle persone obese: un pericolo ancora più grave perché meno noto rispetto ad altri fattori più conosciuti, anche se meno dannosi, come la carne rossa.


Il consumo di 100 grammi di questo alimento ogni giorno, infatti, aumenta del 17% il rischio di sviluppare questa forma di tumore e l'assunzione quotidiana di 50 grammi di carne lavorata (come i salumi) del 18%. È molto importante consumare carne rossa e lavorata non più di 3 volte alla settimana. Non va, tuttavia, demonizzato questo alimento: l'International Agency for Research on Cancer dell’Organizzazione mondiale della Sanità ha inserito le carni rosse tra le sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo e le carni lavorate tra i cancerogeni certi, come amianto, alcol etilico e fumo.

Tuttavia questi fattori di rischio non sono ugualmente pericolosi: le carni processate e rosse aumentano il rischio di tumore del colon retto del 17-18%, mentre il fumo di sigaretta è un pericolo molto maggiore, facendo crescere di 20 volte il rischio di sviluppare un tumore al polmone.

Gli elementi che suggeriscono di consumare in maniera moderata questo alimento sono l'elevato contenuto di grassi saturi e di una particolare forma di ferro, detta eme, che in dosi eccessive stimolano l’aumento di colesterolo, i livelli di insulina nel sangue e l’infiammazione del tratto intestinale, favorendo lo sviluppo di alcune patologie, tra cui i tumori.

Rispetto alla carne rossa, è preferibile il consumo di carni bianche perché hanno un basso contenuto proprio di ferro eme. Inoltre, la cottura prolungata o ad alta temperatura della carne porta alla formazione di ammine eterocicliche, sostanze potenzialmente tossiche e cancerogene. Non bisogna dimenticare, però, che la carne fornisce nutrienti preziosi per il benessere come zinco e ferro. È inoltre l'unica fonte naturale di vitamina B12.

Il tumo del colon retto è il risultato di più fattori ed è innescato dall'interazione tra ambiente, stile di vita e genetica. L’eccesso di grasso corporeo può essere tra le sue cause perché favorisce uno stato di infiammazione generalizzata nell'organismo e l'aumento dei livelli di alcuni fattori di crescita e ormoni, che a loro volta agevolano la crescita delle cellule tumorali.

La condizione che espone di più all'insorgere di questa patologia è l'età avanzata. A seguire l'appartenenza al genere maschile, la familiarità, le malattie croniche intestinali e, in misura minore, il diabete. Vi sono anche dei comportamenti che possono esporre al rischio, tra cui il consumo eccessivo di alcol e il fumo. Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, in Italia con quasi 40 mila nuovi casi all’anno, il carcinoma del colon-retto è tra i tumori a maggiore incidenza nella popolazione ed è al secondo posto tra i tumori come causa di morte sia negli uomini sia nelle donne.


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