Sanihelp.it – Aver perso molti, moltissimi chili non basta. Per una vera rinascita, nella grande maggioranza dei casi l’ex obeso deve sottoporsi a interventi di chirurgia post-bariatrica. E, per farlo, deve conoscere i centri giusti. Il Post-Bariatric Day 2024, evento organizzato dalla Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica (SICPRE), si svolge il 26 novembre proprio con lo scopo di dare ai pazienti ex obesi tutte le informazioni necessarie per ridurre i tessuti di rivestimento in eccesso, causa di imbarazzo e difficoltà nei movimenti, nell’igiene e nella vita sessuale. Da Abano Terme (PD) e in collegamento online con i principali centri specializzati in questa chirurgia, gli esperti italiani risponderanno alle domande più frequenti dei pazienti.
Si può seguire l’evento, aperto a tutti e gratuito, dalla pagina Youtube della SICPRE.
La mappa della rinascita: i centri a cui rivolgersi
«Abbiamo intitolato la manifestazione La mappa della rinascita – dice Maurizio Ressa, presidente della SICPRE – proprio per indicare la valenza della chirurgia post-bariatrica, che permette a persone ex obese di ritrovare contorni corporei per una vita senza limitazioni, e per indicare l’impegno della SICPRE nel fornire le informazioni e il supporto per raggiungere questo obiettivo».
A presiedere la manifestazione, Franco Bassetto, professore ordinario di Chirurgia Plastica all’Università degli Studi di Padova e direttore della Clinica di Chirurgia Plastica dell’Azienda Ospedale/Università di Padova.
Perché intervenire
Dopo un significativo calo di peso, i pazienti sperimentano un impatto molto positivo sul fronte della salute generale, ma anche residue deformità del profilo corporeo che impattano negativamente sulla qualità della vita e sulla sessualità. Per ogni paziente che ha perso peso, spesso sono richiesti fino a 5 interventi di chirurgia plastica post-bariatrica: addominoplastica, mastopessi, brachioplastica, dermolipectomia delle cosce, torsoplastica. Nel nostro Paesi, questi interventi sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale. «Spesso i pazienti non sanno a chi rivolgersi – spiega ancora Bassetto –, oppure passano da un centro a un altro, rinunciando così a quella pianificazione e continuità di cura che fa la differenza».
I numeri del fenomeno
Secondo il dato dell’Italian Obesity Barometer Report, nel nostro Paese gli adulti in sovrappeso sono 18 milioni, 5 milioni quelli obesi e oltre 1 milione di persone della popolazione adulta soffre di grave obesità.
«L’incremento della domanda di interventi di rimodellamento deriva essenzialmente da due fattori – dice Vincenzo Vindigni, professore ordinario Plastica all’Università degli Studi di Padova – : da una parte l’aumento della popolazione obesa, dall’altra le nuove terapie mediche per il dimagrimento, sempre più efficaci, e le tecniche della chirurgia bariatrica, che oggi avviene anche in laparoscopia e con maggior sicurezza, ampliando così il numero di pazienti operabili».