Sanihelp.it – L'ADHD, acronimo di Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, è una condizione neuro-comportamentale che si caratterizza per difficoltà nella regolazione dell'attenzione, iperattività e impulsività.
Sebbene sia comunemente diagnosticato nell'infanzia, il disturbo non è esclusivo dei bambini.
Recenti ricerche e discussioni nel campo della psichiatria e della psicologia hanno evidenziato che l'ADHD può persistere anche in età adulta e talvolta essere diagnosticato solo tardivamente.
La valutazione diagnostica avviene tramite test specifici e grazie a esperti specializzati: un consiglio potrebbe essere quello di rivolgersi direttamente a un centro per ADHD Roma.
Ma quali sono i possibili segnali che indicano un disturbo ADHD? Come affrontare la quotidianità una volta diagnosticato il disturbo? Approfondiamo in questo articolo.
Quali sono i segnali di ADHD?
Nei bambini, i segnali iniziali di ADHD possono essere osservati attraverso comportamenti specifici e includono: difficoltà nel mantenere l'attenzione su compiti o attività di gioco, comportamenti impulsivi che non considerano le conseguenze, difficoltà nell'ascoltare quando si parla direttamente a loro e una tendenza a interrompere gli altri.
Negli adulti, i sintomi dell'ADHD possono manifestarsi in modo diverso rispetto ai bambini e possono variare notevolmente da persona a persona. Difficoltà a concentrarsi, completare compiti, disorganizzazione e tendenza alla procrastinazione sono quelli più comuni.
Le persone adulte con ADHD possono anche sperimentare difficoltà nelle relazioni e avere una costante sensazione di sottovalutazione delle proprie capacità. L'aumento della consapevolezza di queste caratteristiche ha portato a un aumento nelle diagnosi degli adulti che prima non venivano eseguite.
In conclusione, l'ADHD è una condizione che può continuare a influenzare le persone oltre l'infanzia, e il riconoscimento e la comprensione dei sintomi sia nei bambini che negli adulti sono cruciali per garantire un adeguato supporto e trattamento.
ADHD nella vita di tutti i giorni
I bambini con ADHD possono trarre grande beneficio da un ambiente ben strutturato e prevedibile. La creazione di routine quotidiane con orari fissi per i pasti, il gioco, i compiti e il sonno può aiutare a ridurre i comportamenti impulsivi e migliorare la capacità del bambino di gestire le proprie reazioni.
Gli esperti consigliano inoltre di incoraggiare il comportamento positivo attraverso elogi e ricompense mirate e stabilire regole chiare e applicare conseguenze coerenti per i comportamenti indesiderati.
Per gli adulti diagnosticati con ADHD, il momento della diagnosi può segnare un significativo punto di svolta. Esistono numerose strategie e risorse disponibili per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita.
Le terapie comportamentali, il supporto psicologico e talvolta i trattamenti farmacologici possono essere utili. Inoltre, stabilire routine quotidiane, utilizzare strumenti di organizzazione e cercare sistemi di supporto possono fare una grande differenza.
Nel contesto lavorativo, rimanere concentrati su compiti monotoni o che richiedono un'attenzione prolungata può essere particolarmente impegnativo per gli adulti con ADHD.
Sul fronte personale e sociale, l'impulsività e le difficoltà nella regolazione emotiva possono portare a conflitti o malintesi con amici e partner. La tendenza a dimenticare impegni o a procrastinare può essere fraintesa come mancanza di interesse o di affidabilità.
Anche sul piano finanziario, gestire il denaro richiede maggiore organizzazione e controllo degli impulsi per imparare a gestire con successo il budget. In definitiva, riconoscere l'ADHD e implementare strategie mirate può aiutare gli adulti a superare le sfide quotidiane e a vivere una vita più soddisfacente e bilanciata.