Sanihelp.it – I dati riguardanti il livello di colesterolo in Italia non sono certo rincuoranti: nella fascia di età compresa tra i 35-74 anni, il 57% degli uomini e il 58% delle donne registra un valore di colesterolemia totale che è uguale o superiore a 200 mg/dl. Per quanto riguarda invece i livelli di LDL, il 62% degli uomini e il 61% delle donne hanno un livello elevato, ovvero maggiore o uguale a 115 mg/d.
Si tratta di numeri che ci offrono un quadro sulla situazione di salute degli italiani che non va sottovalutato. Il colesterolo alto dipende da fattori genetici, cure farmacologiche e dallo stile di vita. E se per quanto riguarda la genetica non abbiamo molto margine, sì che possiamo prestare attenzione al nostro stile di vita e introdurre delle sane abitudini per mantenere questi valori sotto controllo ed evitare rischi e complicazioni relazionati con l’ipercolesterolemia. Per questo gli esperti di Naturalsalus, start up innovativa incentrata nella ricerca e nella formulazione di prodotti naturali, hanno selezionato una lista di alimenti che non devono mai mancare sulle nostre tavole, e ci suggeriscono una serie di rimedi ed estratti naturali per controllare e contrastare gli alti livelli di colesterolo.
Colesterolo buono e colesterolo cattivo
Il colesterolo, viene trasportato nel sangue per mezzo di specifiche lipoproteine che si differenziano in base a dimensione e densità. LDL, il cosiddetto »cattivo» poiché si può depositare nelle pareti delle arterie. Le LDL si accumulano nel rivestimento dei vasi sanguigni, arrivando a ostacolare e bloccare il flusso del sangue. L’HDL, o lipoproteina ad alta intensità, è quello che chiamiamo colesterolo buono. Il suo compito è quello di pulire il sangue dal colesterolo cattivo, rimuovendolo dai vasi sanguigni e dirigendolo verso il fegato per essere eliminato. Per questo è importante che siano in equilibrio tra loro, e che i valori dell’HDL siano superiori a quelli dell’LDL.
Gli alimenti per abbassare il colesterolo
Ecco 15 alimenti che non devono mai mancare sulle nostre tavole per abbassare il colesterolo e contribuire a mantenere i valori nella norma:
Pompelmo. Ricco di vitamina A e C, antiossidanti, betacaroteno, licopeno e limonoidi che contribuiscono a una buona salute cardiovascolare.
Fragola. Ricca di antiossidanti, aiuta a evitare accumuli di depositi di LDL nelle arterie.
Soia. La proteina della soia aiuta a regolare il colesterolo e ridurre l’LDL.
Avena. Contiene betaglucano, fibra solubile che aiuta a ridurre la quantità di LDL
Pesce azzurro. Aringhe, sardine, salmone. Ricco di omega3, aumenta il livello di HDL.
Noci. Insieme a pistacchi e mandorle, sono ricchi di acidi grassi omega 3, omega 6 e omega 9 e di fibre che aiutano a eliminare il colesterolo cattivo.
Semi di lino. Ricchi di omega 3, che favorisce lo smaltimento del colesterolo cattivo.
Mela. I polifenoli antiossidanti presenti nella buccia, rallentano l’ossidazione dell’HDL.
Uva. Aiuta a pulire le arterie.
Olio d’oliva. Contiene acido oleico, che riduce il colesterolo LDL e aumenta il buono.
Avocado. Ricco di fibre e grassi polinsaturi, aiuta a diminuire i livelli di LDL.
Cereali integrali. Ad esempio orzo e riso, ricchi di fibra solubile che aiuta a eliminare il colesterolo.
Legumi. Lenticchie, fagioli, ceci, sono anch’essi ricchi di fibra solubile
Melanzana. È una verdura ricca di fibra solubile.
Verdure a foglia verde.
Pomodoro. Ricco di licopeno aiuta a ridurre il colesterolo.
Le piante e gli estratti per contrastare l'ipercolesterolemia
La possibilità di intraprendere un trattamento non farmacologico di sintesi per l’ipercolesterolemia a base di nutraceutici e fitocomposti da diversi anni attrae l’attenzione della ricerca scientifica mondiale ed è considerata un’importante azione preventiva da intraprendere quando, ad esempio, l’ipercolesterolemia è lieve e moderata o quando sussiste un livello basso e/o moderato di fattori di rischio cardiovascolare.
Bergamotto: la composizione naturale del succo di bergamotto è caratterizzata dalla presenza di composti dotati di spiccata attività antiossidante (polifenoli), che quindi possono rivelarsi utili in tutti quegli eventi la cui insorgenza è determinata dalla formazione di radicali liberi (processi d’invecchiamento, tumori, alterazioni metaboliche). Tra i composti polifenolici, due hanno suscitato particolare interesse per la presenza, nella loro struttura chimica, di una porzione simile a quella dei farmaci d’elezione per il trattamento delle ipercolesterolemie (le statine), rivelandosi efficaci nella riduzione dei livelli di colesterolo totale, LDL e trigliceridi. Inoltre tali composti sono responsabili dell’aumento del colesterolo HDL (il cosiddetto colesterolo buono) e promuovono la captazione del glucosio ematico a livello epatico e muscolare, con conseguente diminuzione dei valori glicemici. Un altro polifenolo del succo, la naringina, ha dimostrato attività anti-infiammatoria nei processi legati all’aterosclerosi.
Carciofo: gli estratti di foglie di carciofo sono ricchi di flavonoidi, che sono stati associati ad un rischio ridotto di malattie cardiovascolari. Gli studi suggeriscono che i flavonoidi riducono i livelli di colesterolo nel sangue attraverso l’inibizione della sintesi del colesterolo e l’aumento dell’espressione del recettore LDL. L’estratto di foglie di carciofo è una ricca fonte di acido folico, biotina, ferro, calcio, magnesio, zinco e vitamine A, B complesse, C e K.
Mela annurca: l’estratto secco di Mela Annurca concentra il complesso polifenolico esaltandone le proprietà salutistiche. Partendo dai dati ottenuti sul frutto tal quale, ne è stata testata l’efficacia su 250 soggetti con moderata ipercolesterolemia (CT=214-154 mg/dl) trattati con 800 mg/die in formulazione gastro-resistente per 12 settimane vs. placebo e i risultati sono stati significativi nell’ottenimento di riduzione del colesterolo totale, dell’LDL e aumento HDL.
Olivo: l’estratto di foglie di Olivo, ricco di polifenoli, può migliorare la pressione sanguigna e ridurre il colesterolo alto. Questi effetti positivi diminuiscono il rischio di malattia coronarica del 9-14%, e quello di ictus e infarto di oltre il 20%. Ciò avviene tramite un abbassamento delle lipoproteine a bassa densità (cioè LDL. Il colesterolo cattivo) e un aumento di quelle ad alta densità (HDL, colesterolo buono). L’effetto è dovuto alla presenza nelle foglie di acidi grassi polinsaturi, in particolare di acido a-linoleico.