Sanihelp.it – Gli inibitori della pompa protonica sono una classe di farmaci altamente utilizzata per la cura di numerosi disturbi dello stomaco: il loro uso trova indicazione soprattutto nella terapia dell’ulcera gastrica.
Uno studio recentemente pubblicato online sulla rivista PLoS ONE e condotto presso lo Houston Methodist Research Institute ha cercato di capire quali possono essere i potenziali effetti collaterali connessi con l’uso di questa classe di farmaci, in particolare l’esistenza di una possibile associazione fra l’assunzione di questi farmaci e il rischio cardiovascolare nella popolazione generale.
Gli autori dello studio hanno esaminato oltre 16 milioni di dati clinici relativi a 2,9 milioni di individui: i pazienti che hanno assunto inibitori di pompa protonica per curare il reflusso gastroesofageo cronico hanno evidenziato, rispetto ai pazienti affetti dalla stessa condizione, ma che non avevano assunto farmaci di questa classe, il 16% di probabilità in più di avere un infarto del miocardio.
Una tale elevazione di rischio non è stata collegata con l’uso di H2 antagonisti, altri farmaci potenzialmente usati nella cura da reflusso.
Secondo gli autori della ricerca i farmaci appartenenti alla classe degli inibitori di pompa potrebbero interferire con la normale funzionalità dei vasi sanguigni.