Sanihelp.it – Se prima era solo un sospetto, le prove che l'uso quotidiano del telefonino provochi gravi effetti collaterali per la nostra salute cominciano a diventare troppe perché si tratti di una semplice probabilità. Uno studio del National Toxicology Program statunitense, portato avanti nel corso degli ultimi due anni su cavie da laboratorio, purtroppo fornisce l'ennesima conferma a questa teoria: l'aumento dell'incidenza del glioma, tumore primario del sistema nervoso centrale che costituisce circa il 40% circa delle neoplasie al cervello, è piccola ma significativa.
Ricordiamo come il glioma sia quel tipo di cancro che colpisce le cellule della glia, quelle cellule che assieme ai neuroni formano appunto il sistema nervoso centrale. Esse sono deputate al nutrimento e al sostegno dei neuroni, assicurandone l'isolamento dei tessuti e la protezione da corpi estranei. La forma più grave di glioma, il glioblastoma multiforme, è una delle neoplasie che presentano i più alti tassi di mortalità: la percentuale di sopravvivenza dopo un anno si aggira intorno al 30%, mentre dopo due anni scende al 14%.
Per questo si capisce bene come la scoperta degli esperti americani sia piuttosto grave, vista anche la frequenza, spesso elevatissima, con cui interagiamo col nostro cellulare. Per arrivare ai risultati presentati, i ricercatori hanno condotto una sperimentazione su 2500 topi da laboratorio separandoli in 21 camere diverse con esposizione a radiofrequenze differenti. Lo studio è ancora alle fasi preliminari: l'esito completo verrà presentato l'anno prossimo. La scelta di rivelare in anticipo alcune delle conclusioni tirate dagli esperti è successiva alla pubblicazione in anteprima dei risultati sul sito microwave.com. Aumento anche per gli schwannomi, tumore che ha origine nelle cellule di Schwann.