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Il sonno a onde lente e il rischio diabete

Sanihelp.it – Uno studio presentato durante il meeting annuale dell’American Association for the Advancement of Science ha sottolineato come i ragazzi che durante l’adolescenza perdono più degli altri il sonno ad onde lente, sono più a rischio degli altri di sviluppare diabete di tipo 2.


Il sonno a onde lente è una delle tante fasi che caratterizzano il sonno e la sua presenza tende a diminuire fisiologicamente nel passaggio dall’infanzia alla vita adulta.

Questa fase del sonno è importante soprattutto per la memorizzazione; la sua carenza determina anche un innalzamento nei livelli dell’ormone dello stress e dell’infiammazione.

Nello studio sono stati valutati circa 700 bambini di età compresa fra 5 e 12 anni, circa la metà di questi ragazzi sono stati rivalutati anche 8 anni più tardi.

I ragazzi che nel passaggio fra l’infanzia e l’adolescenza hanno perso la maggiore quantità di sonno a onde lente si sono rivelati quelli più propensi a sviluppare resistenza all’insulina e quindi diabete di tipo 2.

Dormire in maniera regolare un congruo numero di ore per notte è il modo migliore per non perdere il sonno a onde lente, che fisiologicamente tende a ridursi di quantità, quando si diventa adulti. Questa particolare correlazione è stata osservata per i ragazzi, ma non per le ragazze

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