Sanihelp.it – Dati statistici alla mano un adolescente su 5 sperimenta atti di bullismo sul web: questi atti di prepotenza però sono di difficile controllo da parte di adulti, familiari e educatori.
Secondo uno studio recentemente pubblicato sulla rivista JAMA Pediatrics mangiare in famiglia, sfruttare cioè il tempo dei pasti per parlare con la famiglia riduce l’impatto negativo del cyber bullismo sull’adolescente.
Gli autori dello studio sono arrivati a queste conclusioni dopo aver analizzato i dati di circa 20000 ragazzi del Wisconsin:hanno valutato la loro esposizione al cyberbullismo, al bullismo di persona e la loro propensione alla depressione, l’ansia, l’uso di sostanze, l’autolesionismo e i pensieri suicidi.
Si è visto che l’essere vittime di cyber bullismo aumenta da 2 a 4 volte il rischio di depressione, ansia, autolesionismo e di pensieri e tentativi di suicidio; a sperimentare questi risvolti così negativi sono soprattutto i ragazzi che non solo sono vittime di cyberbullismo, ma che difficilmente condividono i pasti con la famiglia.
Non condividere i pasti con la famiglia significa, spesso, non avere nessuna occasione di dialogo con la famiglia e il non poter parlare di un problema grave come il cyberbullismo, può portare gli adolescenti a sperimentare gravi problemi mentali.