Sanihelp.it – Dopo aver perso entrambe le braccia nel corso di un incidente avvenuto quarant’anni or sono, Les Baugh, un americano del Colorado, è il primo uomo a poter beneficiare dell’impianto di due protesi robotiche controllate solamente dal pensiero.
Prima che gli arti artificiali fossero sistemati sulle sue spalle però, Baugh ha dovuto subire un intervento chirurgico molto doloroso, durante il quale i medici hanno dovuto spostare i nervi che un tempo controllavano le braccia del paziente: solamente in questo modo infatti, le protesi sarebbero state in grado di ricevere gli impulsi nervosi provenienti dal corpo di Baugh, e quindi a muoversi secondo la sua volontà.
Dopo l’intervento, Baugh è stato quindi vestito con una sorta di giubbotto in plastica dura, ovvero un supporto utile non solo a sostenere le nuove braccia, ma anche a percepire i segnali elettrici dei nervi: attualmente Baugh sta ancora imparando ad utilizzare le protesi robotiche, dal momento che, nonostante queste possano essere mosse esattamente come quelle umane (per esempio coordinando il movimento della mano con quello della spalla e del gomito), non è altrettanto semplice far sì che le braccia artificiali si spostino con movimenti fluidi e naturali.
«Tutto questo è appena iniziato – commenta Michael McLoughlin, responsabile della sperimentazione nonché creatore degli arti artificiali – Sembra un po’ come ai primi tempi di Internet: c'è un’enorme potenziale davanti a noi, ma abbiamo appena imboccato la strada. Credo che i prossimi cinque-dieci anni porteranno un progresso incredibile».
Per intanto, Baugh non vede l’ora di imparare a controllare gli arti robotici per ricominciare a costruire una quotidianità che, fino a poco tempo prima, era priva anche dei gesti più semplici.
«Forse per una volta – commenta emozionato – sarò in grado di mettere le monetine nella macchinetta delle bibite e prendere la lattina che ne uscirà, senza bisogno di alcun aiuto».