Sanihelp.it – Un piccolo studio condotto in Sud Corea e pubblicato sulla rivista Journal of Studies on Alcohol and Drugs ha evidenziato come la realtà virtuale potrebbe costituire un approccio terapeutico all’alcolismo.
Nello studio in questione sono stati reclutati 12 alcolisti: per una settimana si sono sottoposti ad un programma di disintossicazione e poi per 5 settimane, 2 volte a settimana, si sono sottoposti a sedute di terapia virtuale.
I pazienti hanno dovuto comportarsi in tre situazioni virtuali diverse: una rilassante, una ad alto rischio per loro ossia un ristorante pieno di gente intenta a bere e una dove luoghi, suoni e odori testimoniavano i terribili problemi che l’alcol può indurre
Mentre i volontari sceglievano come comportarsi in base alla situazione virtuale che veniva loro sottoposta, i ricercatori hanno effettuato degli esami strumentali sul loro cervello.
La PET e la TAC hanno testimoniato che l’affrontare le situazioni virtuali ha ridotto la voglia spasmodica di bere di questi alcolisti.
Il poter vivere delle situazioni molto simili a quelle che poi possono presentarsi nella vita reale per gli alcolisti, quando si trovano in un posto sicuro, li aiuta ad essere più pronti e preparati ad affrontare la vita reale, senza ricorrere al bicchiere.