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Età e stile di vita dei padri si ripercuotono sul feto

«Le colpe dei padri ricadono sui figli», si legge nella Bibbia. Non solo le colpe, ma anche l'età e lo stile di vita si ripercuotono sui bambini, dice la scienza. Almeno, questo è quanto affermato dai ricercatori del Georgetown University Medical Center, che hanno pubblicato il proprio studio sulla rivista specializzata American Journal of Stem Cells. Fino ad oggi, si riteneva che fosse più che altro il comportamento della madre in gravidanza a giocare un ruolo decisivo per la salute del feto: in realtà, si è scoperto come anche i padri non possano certo lavarsene le mani, perché si dà il caso che abbiano una certa responsabilità anch'essi.


In particolare secondo gli esperti americani, che hanno valutato una lunga serie di ricerche precedenti a riguardo, sarebbero l'età in cui si diventa genitori e lo stile di vita a ripercuotersi sull'organismo del bambino: non per ragioni genetiche, ma epi-genetiche. In una parola, tali fattori non vanno a modificare le sequenze del DNA del feto, ma cambiano l'espressione di quei geni su cui le questioni ambientali presentano un impatto, e sulle molecole che controllano la funzione degli stessi. Le ripercussioni avrebbero un effetto non solo nell'immediato, ma addirittura anche per quel che concerne le generazioni future.

Uno dei fattori citati è l'età dei padri: sfortunatamente, esistono prove scientifiche che associano un maggior numero di anni del genitore ad un maggiore rischio di sviluppare patologie quali schizofrenie e autismo nel feto. A partire dai 25 anni, la probabilità di insorgenza di queste malattie per i figli aumenta ogni 5 anni, con picchi piuttosto alti intorno ai 45. Il risultato? È 5,7 volte più probabile avere un bambino autistico dopo i 40 anni rispetto ad avercelo prima dei 30. Anomalie cardiache, difetti dell'apparato muscoloscheletrico, problemi congeniti in generale: sono tutte condizioni che aumentano la propria incidenza man mano che i padri sono più vecchi. Brutte notizie, dunque, per l'Italia, che in Europa è il paese in cima alla classifica per età media del concepimento: l'età media degli uomini che hanno un figlio, secondi i dati Istat, è di 35,2 anni. 

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