Sanihelp.it – Sale la tolleranza nei confronti della pressione arteriosa, soprattutto per gli anziani: ora l'obiettivo non è più quella di tenerla al di sotto dei 140 mmHg, ma la soglia è stata alzata fino a 160 mmHg. Il motivo? Molto spesso le cure per il trattamento di un'ipertensione lieve risultano mal tollerate dal paziente over-65, per cui sovente la terapia produce maggiori controindicazioni della patologia stessa. Non che la pressione alta sia da sottovalutare: rimane comunque un fattore di rischio di eventi cardiovascolari gravi come ischemie, infarto e ictus. Tuttavia, soprattutto d'estate, occorre maggiore elasticità, secondo quanto si legge in una pubblicazione a cura della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica, che si è riunita in questi giorni a Roma in occasione del Settimo Seminario Nazionale.
Ancora una volta è stata ribadita l'importanza di saper distinguere l'età anagrafica da quella biologica: esistono infatti ultraottantenni molto funzionali ed indipendenti, come sessantenni meno autonomi e produttivi. Le terapie andrebbero quindi dosate non già in base alla carta d'identità ma alla qualità di vita del paziente, per preservarne il più possibile le abitudini. Tornando invece col focus sull'ipertensione, il convegno ha raccomandato a tutti i cardiologi una maggiore elasticità specialmente in vista dell'estate, quando il caldo abbassa già i valori medi: far scendere ulteriormente i livelli di pressione arteriosa significa aumentare il rischio di svenimenti per l'anziano, il cui scheletro debilitato può incorrere con maggior probabilità nel rischio di fratture gravi che ne pregiudicano la funzionalità.
Insomma, se fino a un po' di tempo fa la raccomandazione era quella di non superare i 140 mmHg di soglia massima, ora l'indicazione è quella di tollerare di buon grado anche obiettivi meno ambiziosi, come i 150 mmHg per gli over 65 e i 160 mmHg per tutte le persone che abbiano compiuto gli 80 anni. D'altronde anche il colesterolo sta andando incontro ad una gestione meno rigida, con la prescrizione di statine solo per i casi più seri.