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Dall’ufficio alla tavola

Progetto sulla pausa pranzo dei lavoratori

Sanihelp.it – L’Europa unita nella lotta contro l’obesità comincia dalla pausa pranzo. Dalla Svezia all’Italia, dalla Spagna alla Francia, le abitudini alimentari dei lavoratori europei si somigliano sempre di più.


Finiti i tempi del fast-food o del panino mangiato alla scrivania, i lavoratori italiani (come i loro colleghi europei) si recano al ristorante o in pizzeria (25,8%), al bar tavola calda (18,1%) o, se c’è, alla mensa aziendale (35,8%). Solo uno su cinque si porta il pranzo da casa.
Nella scelta di bar e ristoranti prevale la vicinanza al posto di lavoro (55,9%), più importante della varietà del menu o della qualità dei cibi.

La scelta di cosa mettere nel piatto per sei intervistati su dieci viene fatta al momento, senza prendere in considerazione l’apporto calorico e l’equilibrio nutrizionale fra gli alimenti. Solo il 27% compie invece scelte consapevoli e nutrizionalmente corrette.

Sono alcuni dei dati che emergono dalla ricerca realizzata dal Progetto Food, iniziativa promossa da Accor Services in collaborazione con l’Unione Europea e condotta su oltre 4.500 lavoratori europei in 6 Paesi.

La ricerca rivela anche che la stragrande maggioranza degli intervistati vorrebbe migliorare la propria alimentazione, a cominciare proprio dalla pausa pranzo. Per esempio un lavoratore su due vorrebbe che sul menù venissero evidenziati i piatti meglio bilanciati e nutrizionalmente corretti. Il 40% vorrebbe sapere l’esatto apporto calorico di ogni piatto, mentre un terzo chiede addirittura che ogni piatto sia associato alla tabella nutrizionale completa.

Non solo: i lavoratori, e gli italiani in primis, vorrebbero un maggior coinvolgimento delle aziende nella sensibilizzazione rispetto a questi problemi, magari anche con piccole azioni, come distribuzione di frutta fresca, acqua e, perché no, accesso alle palestre!

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