Sanihelp.it – Una dieta ricca di flavonoidi, composti chimici naturali diffusi nelle piante, può favorire la prevenzione cardiovascolare, come confermato da una recente ricerca. Ma un’indagine rivela che gli italiani seguono diete povere di queste sostanze.
Anche se le ricerche scientifiche non confermano del tutto l’efficacia preventiva dei flavonoidi (molti esperimenti già effettuati su animali devono ancora essere replicati sull’uomo), gli esperti sembrano ormai concordi nell’avvalorare la tesi delle proprietà protettive di queste sostanze.
Poiché le malattie cardiovascolari rappresentano una delle principali cause di mortalità nei Paesi occidentali, la ricerca sta moltiplicando gli studi sui fattori che possano prevenire queste patologie. Tra i fattori nutrizionali, sembra che le molecole antiossidanti contenute nei vegetali (frutta e verdura) possano svolgere un ruolo di prevenzione.
In particolare, tale effetto potrebbe essere in parte dovuto alla presenza dei flavonoidi, che sono stati identificati come molecole con un’importante attività antinfiammatoria e antiossidante.
I risultati di uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition nel gennaio 2012 indicano che a un alto apporto di flavonoidi nella dieta corrisponde un minore rischio di gravi malattie cardiovascolari.
Gli specialisti dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano hanno condotto un’indagine su 7645 individui per valutare il consumo di flavonoidi. Gli alimenti mediamente più ricchi di flavonoidi sono il tè, il vino rosso e la frutta (in particolar modo gli agrumi), ma i flavonoidi si trovano, per esempio, anche nella verdura, nell’olio (soprattutto d’oliva) e nel cioccolato.
Per quanto riguarda il tè, è stato osservato che viene consumato dal 30% circa della popolazione. Maggiore è il consumo di caffè (80%). Il vino rosso è consumato dal 55% degli italiani, soprattutto uomini.
Per quanto riguarda gli agrumi, sono consumati dal 60% della popolazione. Tuttavia, si è stimato che il consumo medio di frutta pro capite è di circa 250 g, mentre l’apporto consigliato è di 400 g (circa 3 frutti).
Dati ancora più critici riguardano l’apporto di verdura: si stima infatti che il consumo medio pro capite sia di 175 g al giorno. Secondo le linee guida per una sana e corretta alimentazione andrebbe consumata una porzione di verdura da almeno 200 g a ogni pasto.
I medici e i nutrizionisti dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano suggeriscono alcuni consigli per garantire un adeguato apporto di flavonoidi con l’alimentazione di tutti i giorni.
– Consumare legumi il più spesso possibile, almeno due-tre volte la settimana, come alternativa al secondo piatto. Se tollerati, andrebbero consumati con la buccia, ricchissima di antiossidanti.
– Consumare almeno una porzione di verdura a pasto, optando sempre per verdure di diverso colore: verde scuro (spinaci, broccoli, bieta ecc); bianco (come aglio e cipolla); giallo e arancione (peperone,carota, zucca) e rosso (pomodoro, anche cotto). Preferire le verdure crude e fresche, perché gli antiossidanti possono alterarsi o perdersi con la conservazione o le cotture.
– Consumare ogni giorno circa tre frutti, preferibilmente freschi e di stagione, sempre alternando i colori: bianco (mela, pera); giallo e arancione (albicocca, pesca, agrumi ecc); rosso (fragole, cocomero ecc), viola (prugne, mirtilli ecc). Si consiglia di consumare la frutta con la buccia, ben lavata.
– Consumare oli vegetali crudi (soprattutto extra vergine d'oliva) al posto di grassi animali.
– Bere un bicchiere di vino al giorno, preferibilmente rosso.
– Consumare moderatamente tè e caffè (due-tre tazze al giorno), preferendo il tè.
– Utilizzare spezie ed erbe aromatiche per insaporire gli alimenti, poiché apportano antiossidanti e permettono di limitare l’uso di sale e condimenti grassi.