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Vaccino anti-aviaria prodotto grazie alla biologia sintetica

Sanihelp.itÈ notizia di questi giorni che nell'ultimo periodo, in Asia, un nuovo ceppo dell'influenza aviaria sia tornato a colpire, provocando per lo meno tre vittime documentate: si tratta del H7n9, virus potenzialmente pandemico che è tornato a colpire gli uccelli selvatici ma soprattutto domestici, quali polli e tacchini. Si trasmette attraverso le feci e le secrezioni nasali dei volatili infetti: dunque, in condizione di scarsa igiene, come possono essere alcune fattorie o mercati all'aperto, è più facile rimanere vittima dell'influenza aviaria, costituita tra le altre cose di vari tipi di virus. La maggior parte di essi non causano alcun disturbo negli esseri umani, ma quelli altamente patogeni portano al contrario a complicazioni gravi, causando il decesso di circa il 60% delle persone che l'hanno contratto: tra le altre cose si registrano polmonite, insufficienza respiratoria, disfunzioni renali e problemi cardiocircolatori.


L'H7n9 è tra di essi, come dimostrano i nuovi casi documentati in Cina, sette in tutto, avvenuti nonostante le misure di sicurezza prese dal governo della nazione, che han portato all'abbattimento di più di 20 mila galline. Ma se il virus non sembra arrestarsi, anche la ricerca riguardo la prevenzione di tale epidemia fa enormi passi avanti: sembra infatti che si sia stati in grado di concepire un vaccino per l'H7n9 in soli cinque giorni, un progresso notevole se si pensa che precedentemente servivano almeno diversi mesi.

La scoperta giunge direttamente da Craig Venter. Se avete l'impressione di averlo già sentito nominare, confermiamo che la sensazione di deja vu è completamente giustificata: si tratta infatti del biologo americano che per primo ha svelato la mappa del genoma umano e creato la prima cellula artificiale. Ultimamente, Venter si sta dedicando a virus e conseguente profilassi, utile per scongiurare i pericoli di pandemie e prevenire un eventuale contagio: si tratta dunque del primo vaccino concepito grazie alla biologia sintetica, ed ha già ottenuto risultati positivi nella sua sperimentazione sull'uomo.

Solitamente, l'iter di produzione del vaccino segue questo canovaccio: il virus viene mandato da luogo in cui è partito il contagio, in questo caso la Cina, dall'altra parte del mondo, in un centro specializzato, dove in un paio di mesi si giunge a concepire un virus selezionato da inviare ai produttori di profilassi. In questo caso, invece, a partire dai dati pubblicati online, Venter è riuscito a sintetizzare i due geni del virus, che sono stati subito spediti in laboratorio per essere impiantati in una cellula in attesa che producesse le prime placche. Con questa procedura, in cinque giorni totali, il virus era pronto per essere spedito all'Organizzazione Mondiale della Sanità, e ai produttori dei vaccini, riducendo in un sol colpo rischi biologici e timori terroristici dovuti fisiologicamente ad un agente patogeno che gironzola per il mondo. E questo è solo il primo passo, per Venter, verso la scoperta rivoluzionaria del teletrasporto della vita.  

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