Sanihelp.it – Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il mal di testa è la prima malattia al mondo per numero di pazienti affetti (oltre 2,5 miliardi di individui). Il nostro Paese è leader mondiale nella ricerca e nella cura delle cefalee, in particolare delle sue forme più severe: la cefalea a grappolo e l’emicrania, per le quali oggi esistono nuove cure finalizzate alla prevenzione degli attacchi.
«Ora conosciamo cosa avviene nel cervello durante un attacco. Per questo esistono terapie personalizzate. E sempre più efficaci. Dal topiramato commercializzato anni fa alla più recente tossina botulinica in campo farmacologico. Sino alle più nuove frontiere della neurostimolazione. Di particolare interesse sono gli stimolatori non chirurgici quali il dispositivo GammaCore, che stimolando il nervo vago al collo serve per fare abortire l’attacco. Ha la forma di un rasoio elettrico ed è una risposta formidabile per chi soffre di cefalea a grappolo o emicrania cronica. Emette infatti stimoli elettrici che, attraverso il nervo vago sul quale viene posizionato, risalgono alle aree cerebrali riducendone l’eccitabilità», spiega il Professor Piero Barbanti, Direttore dell’Unità per la cura e la ricerca su cefalee e dolore dell’IRCCS San Raffaele Pisana.
Questo stimolatore è stato presentato per la prima volta dal neurologo Peter Goadsby nel corso dell’ultimo congresso dell’American Academy of Neurology di San Diego, ma il suo primo studio clinico porta come firma il Centro Cefalee dell’Istituto Carlo Besta di Milano e l’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma.«I risultati dello studio che ha valutato emicranici di età tra i 18 e i 65 anni sono stati promettenti; la terapia risulterebbe efficace sia sul dolore che sui vari disturbi che accompagnano l’attacco di emicrania, soprattutto se iniziata ai primi sintomi. Circa il 50% dei soggetti ha riportato una netta riduzione di intensità o una completa scomparsa dei disturbi dopo un’ora dal trattamento».
Un altro nuovo strumento è Cefaly: «Si tratta di un cerchietto, proprio come quello utilizzato per fermare i capelli, che viene posto sulla fronte per venti minuti al giorno tutti i giorni per quattro mesi. Stimolando elettricamente esercita una sorta di «ipnosi» del trigemino iperattivo, riducendo a più a miti consigli il generatore del mal di testa localizzato nel nostro cervello».
Dagli studi emerge che gli emicranici che l’hanno utilizzato avevano una significativa riduzione del numero di giorni di mal di testa (nel 40% dei pazienti gli attacchi vengono addirittura dimezzati) e del numero di analgesici consumati.
Mal di testa: le novità nel trattamento
