Sanihelp.it – Si sa che alcune donne, in profumeria, riescono spesso a stare delle ore per scegliere l'eau de toilette maggiormente compatibile col proprio olfatto, sfruttando nella maniera più intensiva possibile i cartoncini messi a disposizione dall'esercizio commerciale sui quali spruzzare il contenuto dei campioni forniti per annusare le essenze. Alcune di esse riescono addirittura a memorizzare gli afrori in base alle marche, finendo con lo sbigottire le controparti maschili, spesso trascinate all'interno di questi negozi a forza, solitamente molto più dozzinali nel riconoscere gli odori se paragonati alle loro ragazze.
Alcuni potrebbero vedere in questa caratteristica prettamente femminile una maggiore vanità rispetto agli uomini: ciò nonostante, potrebbe unicamente trattarsi di pura e semplice superiorità. Secondo uno studio condotto dall'Università Federale di Rio de Janeiro e pubblicato sulla rivista Plos One, infatti, le donne presenterebbero il 43% di neuroni olfattivi in più rispetto all'universo maschile.
Per giungere a questo risultato, i ricercatori brasiliani hanno concepito un esperimento tanto macabro quanto rigoroso: hanno esaminato il cervello di 18 individui, 7 uomini e 11 femmine, tutti di 55 anni d'età, tutti deceduti. Per la sperimentazione, gli scienziati in questione si sono avvalsi di una tecnica nuovissima, denominata tecnica del frazionatore isotropico: tale procedimento permette di misurare con assoluta efficacia il numero di cellule cerebrali presenti nel bulbo olfattivo, area del cervello che riceve le informazioni principali sugli odori recepiti dal nostro naso. La differenza in termini numerici è risultata in media del 43%, con picchi del 50% a favore dei soggetti di sesso femminile.
Ovviamente che tale disparità sia connessa con una diversa capacità di riconoscere i profumi è solamente un'ipotesi, avvallata però dalla logica del fatto che solitamente i cervelli più grandi presentano una maggior quantità di neuroni. Rimane dunque solo il mistero sulla presenza di queste cellule extra sin dalla nascita, teoria ritenuta maggiormente plausibile dagli scienziati in questione, o meno, e sulla ragione di tale peculiarità tutta femminile: secondo i ricercatori, una possibile spiegazione risiede nel ruolo biologico della donna, per cui l'abilità olfattiva risulterebbe essenziale per riconoscere i legami di coppia e i propri famigliari. Dunque, si tratterebbe di una caratteristica che si è protratta durante tutto l'arco dell'evoluzione della specie.