Sanihelp.it – Molte persone in America come in Europa sono convinte di essere allergiche alle penicilline, ovvero ad una specifica classe di antibiotici, perché dopo la loro assunzione hanno avuto un’orticaria, una reazione allergica o hanno visto gonfiarsi le labbra; in pochi però si sottopongono a test allergologici per verificare la presenza di un’allergia effettiva.
Un piccolo studio presentato durante il meeting annuale dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology è andato a valutare le cartelle cliniche di 15 pazienti, convinti di essere allergici alle penicilline, ma che non si erano mai sottoposti a test allergologici in merito.
Tutti sono stati trattati, più volte, con penicilline per via endovenosa: nessuno di loro ha evidenziato una reiterazione nella presunta allergia, anche se il farmaco è stato somministrato endovena, una via di somministrazione che più in fretta delle altre dovrebbe rivelare l’eventuale allergia.
Supporre un’allergia alle penicilline significa dover trovare in caso di infezione, una costante alternativa all’antibiotico puntando su altre classi di farmaci con uno spettro d’azione più ristretto e non sempre appropriato.
Tale allergia non può solo essere supposta, va adeguatamente verificata.