Sanihelp.it – Voglio andare a vivere in campagna. Sarà pure una canzone tra le più famose di Toto Cutugno, ma è anche un mantra per molti di quelli che trovano in collina quella dimensione di pace e quella serenità che non riescono a scorgere nel traffico e nella frenesia delle città. Andare a vivere in campagna rappresenta una sorta di toccasana per molti di noi: specie per le donne, che nell'esistenza a contatto con la natura trovano un vero e proprio elisir di lunga vita.
A svelarlo è uno studio, condotto nel corso di ben otto anni, della T. H. Chan School of Public Health della Harvard University, secondo cui l'organismo delle femmine trarrebbe giovamento dalla maggiore attività fisica e dai minori livelli di stress ed inquinamento. Nel campione di volontari di nazionalità statunitense su cui è stata condotta la sperimentazione, in totale 100 mila soggetti, i tassi di mortalità per chi vive a stretto contatto con la natura sono inferiori del 12% rispetto a chi trascorre la propria esistenza nelle metropoli.
La presenza di vegetazione sembra essere un autentico toccasana non solo per la salute fisica, ma anche e soprattutto per quella mentale delle donne intervistate. Livelli di depressione più bassi; maggior impegno sociale; maggior movimento: sono tutte caratteristiche della campagna che contribuiscono al benessere psichico di lei. Tale benessere si ripercuote, ovviamente, anche sulla salute fisica: i residenti in aree verdi hanno il 13% di probabilità in meno di morire di tumore, percentuale che si alza fino al 34% per quel che concerne le malattie respiratorie. Tutti in campagna, dunque? Ovviamente non è possibile, visto che la maggior parte delle occupazioni si concentra nelle città: dunque, secondo gli esperti che hanno condotto lo studio, occorrerebbe riqualificare all'interno delle metropoli alcune aree, di modo da adibirle a polmoni verdi. Oasi di pace in cui ritrovare il proprio benessere. Ce l'auguriamo un po' tutti, pesticidi permettendo.