Sanihelp.it – I rischi di un'esposizione troppo prolungata ai raggi solari, ad orari non indicati, senza un'adeguata protezione, sono noti e ben documentati, specialmente con l'arrivo dell'estate. Sovente le persone cedono alla tentazione di una tintarella spinta, sdraiandosi sui lettini in spiaggia per ore e ore: il motto del «vorrei la pelle nera», dagli anni '60, non è affatto cambiato. I raggi UV-a sono tra i principali responsabili del melanoma, tumore della pelle tra i più letali: dunque va bene farsi un po' scuri, ma occorre non esagerare. Tuttavia, è giunta l'ora di spezzare anche una lancia a favore del sole, soprattutto al termine di una stagione in cui si è fatto piuttosto desiderare.
Sì perché l'astro diurno, secondo uno studio svedese pubblicato sulla rivista specializzata Journal of Internal Medicine, non è solo un nemico per la nostra salute: al contrario, esporsi con criterio e raziocinio può contribuire ad allungarci la vita. La sperimentazione è iniziata nel 1990 e ha coinvolto 30 mila donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni: secondo quanto emerso, evitare i raggi solari avrebbe un effetto particolarmente dannoso sul nostro fisico, anche e soprattutto per il fatto che attivano la vitamina D, altrimenti inerte. In seguito a ciò, le donne che si espongono di più al sole hanno mostrato avere una minore incidenza di eventi quali infarto del miocardio ed ictus, cosa che le porta a vivere in media da 0,6 a 2,1 anni in più.
Ma i benefici dell'esposizione al sole non finirebbero qui. Per chiunque abbia il vizio del tabacco, fare le lucertole sembra contrastare gli effetti deleteri della sigaretta sull'organismo. Insomma, esporsi con criterio fa bene e anche tanto: oltre alla vitamina D, la pelle beneficia delle beta-endorfine, che producono senso di piacere ed appagamento, probabile motivo per cui alcuni poi finiscono con l'esagerare. Per non parlare del rilascio di ossido nitrico, che aiuta a tenere sotto controllo la pressione sanguigna. Abbronziamoci dunque, tenendo a mente questi consigli della Società Italiana di Dermatologia: evitare le ore dalle 11 alle 14, esponendosi in modo graduale; evitare le ustioni, soprattutto nei bambini; usare creme solari pari o superiori a 30; considerare un'integrazione di vitamina D, specie nei mesi autunnali e invernali.